2° Campanile delle Genziane, via Mazzilis-Frezza

Magnifica arrampicata su roccia ottima, aperta nel luglio 1983 dal fortissimo friulano Roberto Mazzilis, insieme ad Antonio Frezza, che si colloca tra le vie più belle e classiche di alta difficoltà delle Alpi Carniche, e fra i pochi itinerari di Mazzilis ripetuta e frequentata.
La scalata si può dividere in tre parti. Inizialmente si seguono delle logiche fessure per quattro tiri di corda, a tratti atletiche e quasi interamente da proteggere. Segue una sezione di rocce abbattute poco interessanti e che richiedo attenzione, che permettono di raggiungere il tratto giallo finale.
Nell’ultima sezione la parete diviene decisamente verticale e si procede prima su placche compatte e poi ancora per fessure.
Qui vi sono due di caratteristici traversi impegnativi, il primo ben chiodato (VII-) traversa a sinistra, il secondo sprotetto (VI) volge a destra, su una placca di calcare meraviglioso e compatto.
Data la quota e l’esposizione, è consigliabile percorrere l’itinerario ad inizio o fine stagione. Ambiente arioso e tranquillo, nonostante la relativa vicinanza della strada.

gruppo PeralbadifficoltàV-VI, pp. di VII-sviluppo415 mtquota max2.301esposizioneSudtempo5 orecartografiaTabacco 01partenzaStrada per il rif. Calvidata21/10/17

Avvicinamento

Sulla strada per le Sorgenti del Piave, 300m prima del parcheggio per il Rifugio Calvi, si stacca il sentiero CAI 173. Seguirlo in falso piano, poi salire ripidi nel bosco seguendo le indicazioni. Si traversa in quota sotto delle paretine rocciose, al cospetto del Monte Chiadenis, quindi ci si inoltra nel vallone sottostante le pareti dei Campanili. Decine di metri a dx dell’inizio di una evidente rampa ascendente verso dx (via Mario Novelli) si trova una altrettanto evidente fessura camino, dove attacca la via. Chiodo arancio di attacco.

Tempo – meno di 1h dal parcheggio

Descrizione

Per la relazione completa si veda le guide “Alpi Carniche, Alpi Giulie” ed. Alpine Studio 2016, “IV e più – Friuli Occidentale”ed. IdeaMontagna 2011 ed il sito di IV grado (link sotto). La relazione completa di schizzo si può trovare anche sulla guida di Pier Verri “Passione Verticale”, ove vengono proposte delle varianti su alcuni tiri.

L1 V e V+  forse c’è un refuso sulla guida
L2 VI- e VI  ottimamente protegibbile, uscita dura dall’ultima fessura
L3VI  ottime protezioni
L4VI  bellissimo tiro ben proteggibile

L5II/III  roccette sane
L6III+ e I  paretine marciotte, attenzione
L7IV e III

L8IV, VI+/VII-  traverso e passaggio precedente ottimamente protetti, ma tecnico e atletico
L9VI, poi VI e V  sfruttare un banchettone strapiombante per traversare alti un paio di metri (chiodo in partenza) fino ad una posizione “comoda”. NON salire dritti in placca nera, ma abbassarsi 1m su roccia gialla porosa e traversare altri 2m fino a roccia nera manigliata. Si sale agevolmente a delle fessure dove si protegge bene (il secondo si troverà la corda dall’alto). Proseguire per la fessura di dx e dallo spuntone dove termina passare ad una fessura parallela più a dx (ch). Su per fessure rampe alla sosta comoda su 3ch.
L10V, VI, III  ribaltamento ed allungo per raggiungere una fessura

Materiale

Una serie di friends dal blu piccolo al giallo. Abbiamo usato 1 volta anche il blu grande ed 1 micro, ma non sono indispensabili. Meglio raddoppiare un paio di misure (verde-giallo o viola-rosso). Qualche nut medio, alcuni chiodi per emergenza.


Discesa

Dalla forcella di uscita si scende direttamente per rocce friabili (50m, I) al vallone tra Campanili delle Genziane e Crete dei Cacciatori. Seguire il sentiero in discesa e proseguire in discesa a sx al primo bivio. Ripidamente si torna sul sentiero seguito all’andata. Fate attenzione ad un successivo bivio, senza segnalazioni, dove bisogna rimanere in quota. Se si scende a sx si perde quota, dovendo poi risalire dalla Casa Vecchia.

Tempo – max 1 ora

vedi IV grado