Le Torri del Sella sono sinonimo nella stagione estiva, di grande affollamento e conseguente confusione; va da sé che in agosto non si può pretendere di trovarsi soli in parete, ma almeno si possono “arginare i danni” scegliendo un’itinerario fra quelli meno frequentati.
La via Leila è stata recentemente ripresa in varie pubblicazioni, rimanendo tuttavia molto meno popolare rispetto alle più classiche vicine, come la Messner e la Kasnapoff. La roccia si presenta ancora porosa, come nuova, e la chiodatura è essenziale.
Gran parte dell’ascensione si svolge su difficoltà moderate, non superiori al IV+, divertente e scorrevole. Il tiro chiave invece presenta un tratto più impegnativo con un passaggio di VI. Dato che la salita è relativamente corta, può essere una buona scelta quando si ha poco tempo a disposizione o quando desidera passare una giornata tranquilla. Da segnalare che le soste non sono attrezzate, ma a volte necessitano di essere integrare con dadi/friends.
Primi salitori: F. Glück, Maria Itala e G. B. Rezzara, 17 agosto 1936
gruppo SelladifficoltàIV+, pp. di VIdislivello250 mtquota max2.598esposizioneNordtempo3 ore e 30'partenzaPasso Selladata05/08/17
N.b. Relazioni complete di schizzo sono presenti sulle guide:
“Guida ai monti d’Italia – Gruppo del Sella” di Fabio Favaretto e Andrea Zannini, 1991 – che presenta un percorso diverso da quello seguito da noi
“Climbing Trips” di Roberto Jacopelli, 2004
“Arrampicare in Val Gardena e dintorni” vol.2, di Mauro Bernardi, 2011
“Passione verticale”, di Pierangelo Verri, Liana Chiodero, Lucio Faccin e Aldo De Zordi, 2013 – che presenta una variante in alto diversa (VI+)
In comune con le vie Kasnapoff e Messner.
Dal punto più alto del Passo Sella (Albergo Maria Flora), sul versante ovest, si segue un buon sentiero pianeggiante con indicazioni per la via ferrata delle Mesules. In vista delle torri, ci si stacca per traccia tra i massi e si raggiunge la base della parete nord. L’attacco si trova 4-5m a sinistra di una targa.
Tempo – meno di 30′ minuti dal passo
L1 – Obliquare a dx per rocce appigliate raggiungendo un camino-rampa scuro che va seguito a sx. Questo si esaurisce sotto rocce gialle, quindi si prosegue per lama nera leggermente verso dx sostando alla base di un diedro netto. Sosta comoda su spuntone, oppure su 1ch da integrare. 45m, IV, IV+ e 1p.V
L2 – Seguire brevemente il diedro, quindi uscire a sx e salire in placca (2ch). Rientrare nel diedro e salire più agevolmente. Uscire a dx su comodo terrazzo, alla base di un verticale diedro giallo e nero. 40m, IV, V+ e IV+
L3 – Salire lungamente il logico diedro, con un tratto un po’più ostico presso l’aggiramento di un tetto (1ch prima + 1ch dopo, utili dadi o friend) e con difficoltà che successivamente vanno calando. Si sosta su 2ch sotto ad una verticale lama nera che costituirebbe la prosecuzione del diedro. 40m, V+, VI, poi IV+ e IV
L4 – Non proseguire dritti, ma traversare a dx sullo spigolo (clessidra stretta nascosta). Traversare 3m a dx (anche in discesa) per raggiungere rocce appigliate che vanno scalate verso sx. Si segue poi una rampa che a dx porta in cima ad una lama, sotto rocce nere. Sosta su spuntone. 30m, IV
L5 – Abbassarsi 2m e traversare a dx (1ch da non utilizzare) per prendere un camino aperto, da salire fino a che non si è invitati ad obliquare a sx per una placca a rampa. Assecondare delle fessurine puntando alla base di un evidente diedro, dove si sosta su 1ch da integrare. 45m, IV+
L6 – Salire interamente il diedro, che poi diviene breve camino. Giunti su una cengia, sostare presso massi/spuntoni. 25m, IV
L7 – Guardando la parete gialla in alto a sx si vede un cordino. Alzarsi per roccia nera 4-5m (spuntoncino) e traversare alcuni metri a sx sul giallo fino al cordino (piccola clessidra). Alzarsi 2m in verticale sul giallo (altra piccola clessidra da kevlar) ed uscire a dx verso uno spigoletto. Continuare per fessurina (1ch subito). Obliquare in placca (2 cless con cordino) raggiungendo lo spigolo di sx (uscita via Messner poco a sx). Seguire rampe con ghiaino uscendo sulla grande cengia sotto l’ultimo salto della Torre. Sosta su spuntoni o chiodo/i più a sx. 50m, V+ continuo, poi III
L8 – Volendo si traversa a sx e ci si innesta sulla discesa. Per salire in vetta ci sono varie soluzioni. Noi prendiamo a dx un canale che raggiunge la cresta e per questa a sx fino alla vetta, a volte troppo affollata per lo spazio a disposizione. 40m, III+
Discesa
Scendere alcuni metri a sud (traccia) e portarsi a sx sulla cresta. Scendere per rocce in versante nord (esposto) e poi per canalino a delle ghiaie. Seguire le tracce a dx (altri ometti a sx forse di una discesa alternativa?) e scendere per canalini e roccette. Il percorso è abbastanza evidente, anche perché la roccia è piuttosto consumata. Presso un bivio in una zona erbosa, continuare a sx (a dx si andrebbe alla I Torre). Vicini alla conclusione della discesa si affronta una rampa di II+, eventualmente evitabile in corda doppia. Sotto alle Torri, seguire a dx il sentierino che riporta al Passo. Tempo – Circa 1h.
Materiale – Una serie di dadi e friends. Nel tiro chiave si posizionano varie misure, bastano camalot fino al giallo. Un paio di kevlar sciolti.