Descrizione
La valle si presenta comunque molto bella e ben presto dobbiamo guadare un torrentello con pozze d’acqua. A proposito ci è stato riferito che dopo periodi particolarmente piovosi il guado può presentarsi un po’ più difficoltoso. Continuiamo a salire e troviamo un po’ scostata dal sentiero una bella cascatella con pozza d’acqua. Proseguiamo senza particolari difficoltà ed incrociamo il sentiero proveniente da Pian Schiaveneis (in discesa indicato un minor tempo di percorrenza per quest’ultimo). Percorriamo un breve tratto in falsopiano in un ambiente inusuale. Riprendiamo a salire, Il sentiero è ben visibile ed ora sale più decisamente verso nord, all’inizio su fastidioso ghiaino e più su superando un breve e facile gradino roccioso. Vediamo bene l’arrivo della funivia del Sass Pordoi e proseguiamo decisamente verso Est sempre su sentiero ottimamente segnato, su ripido e facile terreno. Arriviamo ad un pianoro dove c’è la possibilità di proseguire per il rif. Pisciadù. Per dirigersi invece verso il Boè abbiamo ancora due possibilità: salire un crinale sovrastante (bel panorama dalla cima verso la Val di Mesdi, cime del Pisciadù e Sas da Lec) ovvero continuare in quota per breve tratto attrezzato di modeste difficoltà.I due itinerari si ricongiungono ed il sentiero prosegue poi con un breve giro verso destra per evitare un gradino roccioso. Dai pressi del rifugio notiamo la “processione” di persone che sale al Piz Boè, noi causa anche lo scarso tempo a disposizione decidiamo di terminare qui la ns. escursione (tempo impiegato ca. 3 ore complessive per la sola salita).
Una gita di Andrea e Marta
