Celeberrima via classica dell’ampezzano, aperta da Francesco Jori e Kathe Broske il 19 agosto 1909, una linea di passaggio quasi obbligata per moltissimi alpinisti del Triveneto e molto nota anche oltre confine. Sicuramente la maggior frequentazione la si trova ad inizio stagione poiché è una delle vie classiche che si liberano prima dalla neve ed il suo orientamento a sud ne favorisce la ripetizione anche con temperature non propriamente estive.
La linea dello spigolo è molto estetica e di soddisfazione. L’arrampicata si rivela sempre divertente e sicura ma mai banale, in virtù anche alla perfetta ripulitura dell’itinerario e alle soste sempre comode ed attrezzate con anelli cementati. Lungo i tiri è necessario integrare con friend, ma risulta un gesto naturale.
Per raggiungere l’attacco vero e proprio della via Jori è necessario percorrere le prime 4 lunghezze della via salita da Dimai, Heath e Verzi nel 1901. L’avvicinamento fino all’inizio della Dimai non è eccessivamente lungo, ma piuttosto faticoso (a Cortina lo chiamano “El calvario”) e più di qualcuno ha difficoltà nel reperirlo, specie se si dà troppo per scontato che sia evidente. Per questo motivo ho scelto qui di fare una descrizione minuziosa della nostra soluzione.
gruppo Pomagagnondifficoltàmax V+sviluppo580 mtquota max2.240esposizioneSud-Esttempo4-5 orecartografiaTabacco 03data13/06/20
Circa 50 metri più in basso dell’ospedale, sulla sinistra salendo, si nota una strada forestale che passa vicino a delle costruzioni. Si raggiunge la strada per prato e la si segue oltrepassando una sbarra. Presto si intercetta una strada più marcata con indicazioni cai del sentiero 202. Seguita brevemente la strada, si segue il sentiero che si stacca sulla destra (sempre il 202) che sale con moderata pendenza prima per bosco e poi per pendio aperto fino alle ghiaie che scendono da Forcella Pomagagnon. In località Sot El Pomagagnon a 1670 metri (bivio con palina e cartelli) si lascia il 202 per prendere a sx il 218 con indicazioni per Fiames.
Si traversa lungamente quasi piano, poi il sentiero inizia leggermente a scendere presso un canalone con grossi massi in corrispondenza della Punta della Croce. Si segue ancora il sentiero fino ad una curva netta verso sx, da dove il sentiero scenderebbe più ripidamente. Dal gomito di questa curva, sulla dx un sentierino terroso si inoltra nei mughi tagliati (ometto). Seguendo la traccia si risale un ripido canale terroso che termina su di una cengia con mughi. Si traversa al canale che delimita la Punta Fiames, lo si sale per pochi metri, quindi con passo esposto (II) si traversa a sx per cengetta fino alla base di un canale/camino. Fin qui 1 ora.
Il canale in questione può essere percorso slegati, tenendo conto che solo nei primi 10m si trovano passi esposti, ma noi preferiamo assicurarci eseguendo un tiro di circa 50 metri (passi di III+, sosta su cementato o mugo poco sopra). Si traversa per cengia esposta e per breve canalino (II), quindi si risalgono delle rampe e ghiaie, passando sotto una targa, fino ad un buon spiazzo sotto una fessura con tetto.
Tempo – 1h e 30′ dal parcheggio
Per la relazione completa si veda le guide:
“Arrampicare a Cortina d’Ampezzo e dintorni”, ed. Athesia 2010, ove si trova l’ottimo schizzo di Mauro Bernardi;
“IV grado in Dolomiti”, ed. IdeaMontagna 2010, ove si trova la relazione testuale ed il tracciato di Emiliano Zorzi.
Note su alcuni tiri:
L1 – È possibile attaccare anche per un caminetto parallelo più a sinistra di quanto indicato dalle relazioni (ch e cless) arrivando alla sosta da sinistra anziché da destra. Stesse difficoltà.
L6 – L’attacco della Jori si trova alla base di un evidente camino-diedro, con anello cementato alla base ed una freccia Azzurra verso l’alto. Va risalito tutto il diedro, più difficile solo in partenza, senza deviare a destra. Sembra che alcuni vadano fuori via…
L14 – Nella parte alta dello spigolo ci si trova su di una terrazza alla base di un regolare diedro che si informa a sx con una lama. Conviene sostare comodamente in cima alla lama, su clessidra.
L15 – Dopo esser saliti per fessurine ad una lama ad orecchio (cordoni) si può uscire obliquando a dx (ch) oppure mirando alla cresta di sx, oltre la quale si trova un facile canalino che porta in cima. Soluzioni diverse in base alla relazione che si utilizza. Difficoltà simili.
Discesa – La discesa avviene interamente per sentiero CAI i circa 1 ora e 30′, senza preoccupazioni di sorta, ammesso che non ci sia neve sul versante nord. In questo caso può essere preferibile scendere per la ferrata Strobel.
NDA ed eventualmente friend num. 4 o num. 5 per scalare rilassati i tiri più difficili. Soste cementate, chiodi e martello superflui.