Bella via alpinistico-sportiva su roccia ottima aperta nel 2013 da Fabio Giongo e Antonio Bonet che sale le placche verticali della Parete Ovest della Pala della Ghiaccia immediatamente a sinistra della classica “Weiss-Battisti-Colli” (Tita Weiss, Gino Battisiti, Dante Colli, 1980, VI) e della più recente “Fontana dell’Oblìo” (Stefano Michelazzi, Ivo Rabanser, Stefan Comploi 2007, VII+).
La via si sviluppa su 7 lunghezze tecniche ove di rado si può integrare con protezioni veloci. Vi si trovano spit sui tratti più impegnativi e nelle soste (la via è attrezzata per la discesa in doppia) mentre sulle lunghezze più facili sono presenti alcuni chiodi. Il tiro chiave, piuttosto sostenuto si svolge su una splendida placca verticale di tecnica e movimento.
gruppo Dirupi di Larsècdifficoltàmax 6c+ (obbl)sviluppo250 mt c.a. quota max2.423esposizioneOvesttempo5 oreappoggiorifugio GardecciapartenzaMunciondata19/06/22
Lo spiazzo dell’ex bus-navetta Pozza di Fassa-Gardeccia si può oggi raggiungere:
– a piedi da Muncion in circa 40 minuti
– prendendo i primi due tronconi della seggiovia che porta a Ciampedie, sino a Pian Pecei in circa 30 minuti in piano (soluzione da noi scelta).
Dallo spiazzo del bus-navetta Pozza di Fassa-Gardeccia tornare verso valle molto brevemente ed imboccare il sentiero segnato CAI per il Passo delle Scalette. Questo procede lungamente quasi in piano. Più avanti si inizia a salire e si entra nel gran vallone a cui fa capo il Passo e nel quale precipita la parete della Pala della Ghiaccia. Oltrepassati dei cavi, presso un torrente, si abbandona il sentiero e si sale per verdi e ghiaie incontro alla parete.
Tempo – 1 ora dal Gardeccia
L1 – Salire dritti in placca, inizialmente con protezioni distanti, poi più vicine. Alcuni passi tecnici in aderenza. Sosta su 1 spit vecchio+1nuovo. 45m, 5c e 6a
L2 – Obliquare a destra per placca tecnica, salire ad una zona più articolata (eventuale clessidra), traversare facilmente a sx, quindi uscire in placca da un diedrino che forma spigolo. Più facilmente fin sotto il tetto di una grande arcata gialla (cordoni), poi a sx alla sosta. 30m, 6a+, 5c
L3 – Appena a sx della sosta dritti per qualche metro (cordone). Non si vedono protezioni, bisogna seguire delle fessurine poco a sx (eventualmente Friends), poi leggermente a dx (chiodi, poi spit). Traversare nettamente a dx (cless con cordone) qualche metro. 35m, 5c
L4 – Dritti per muro verticale tecnico, con passaggi obbligatori, ma con chiodatura sistematica. Giunti alla lama in uscita del tetto le difficoltà calano. Proseguire poco a dx per rocce più articolate, uscendo su comoda cengia. 40m, 6c+, 5c
L5 – Superare a sx un ostico strapiombino, poi seguire le protezioni in costante obliquo a sx, fin sotto un piccolo tetto giallo (c’è un tratto sprotetto, lungo ma facile). Salire per fessurina e per bella placca a buchi. 40m, 6a+ e 6b
L6 – Dritti per bella fessura-lama, con un passetto ostico. Ancora un passaggio delicato per raggiungere una nicchia (cordone). Uscire a dx e da una placchetta molto aerea spostarsi a sx allo spit, quindi più facilmente per fessurette fino ad una cengetta. 35m, 6b+
Per calarsi sulla via non conviene proseguire.
L7 – Entrare a dx in un diedro, seguirlo (qualche chiodo) fino ad uscire in cresta. Sosta su 3+4ch collegati con cordoni e maillon. 35m, 6a e 5b
L8 – Volendo si può seguire brevemente per la cresta (facili roccette) sino a salire sulla cima vera e propria.
Dall’uscita della via sfruttando lo stesso ancoraggio dell’ultima sosta si effettua un CD lunga (50 metri) sino a raggiungere una cengia erbosa.
Dalla cengia si prosegue con attenzione per facili roccette verso il colle erboso che in breve si ricongiunge al sentiero CAI che porta al Passo delle Scalette. Dal Passo delle Scalette si scende verso valle passando ricongiungendosi al sentiero di andata e poi facilmente ci si riporta alla strada che conduce al Gardeccia.
N.B. Noi per il rientro siamo scesi direttamente a piedi verso la stazione a valle della seggiovia anziché effettuare il ritorno con la stessa.
Tempo – 2 ore sino al parcheggio a valle
NDA. Friends piccoli, qualche cordino