Gita elementare, su larga traccia battuta dalle motoslitte. Presso gli impianti di Misurina, infatti, partono di continuo le motoslitte con i turisti che vogliono godere del panorama dal Rifugio Monte Piana, dove, ci dicono, fanno anche un ottimo strudel…
Per arrivare alla cima si devono fare quei 120m di dislivello che, sebbene battuti anche questi dalle motoslitte, scoraggiano almeno le signore in tenuta da città
gruppo dolomiti di SestodifficoltàEdislivello600 mt c.a. quota max2.324appoggioRif. Maggior Angelo Bosi al Monte Piana data27/02/10
Da Misurina ci dirigiamo verso il lago d’Antorno e ci fermiamo al primo parcheggio, dove parte uno skilift e la traccia con indicazioni per la nostra meta (quota 1750m). Saliamo dunque di fianco alla pista da sci, sulla pista delle motoslitte (evidenti bandierine arancioni). Dopo un cartello (probabilmente inventato) che invita i pedoni a stare a sinistra e le motoslitte a destra, ci attende un lungo tratto in piano. Poi un traccia stacca sulla sinistra con indicazioni per “Monte Piana – pedoni”, e la seguiamo. Questa taglia un pendio sotto delle rocce (non proprio sicuro al 100%) e con alcuni tornanti raggiunge una vecchia strada della Prima Guerra Mondiale, scavata nella roccia. Dopo l’obliquo di questa ci ricongiungiamo con il tragitto delle motoslitte. Da qui si prosegue con tornanti un po’monotoni fino al rifugio Bosi al Monte Piana e la Cappella degli Eroi dedicata ai Caduti del Monte Piana. Fin qui 1h45′ circa.
Dal rifugio partono due piste battute che portano comunque alla cima del Monte Piana. Noi seguiamo prima quella a sinistra (sud) mentre scenderemo per l’altra. Il sentiero non è né difficile né pericoloso: si devono risalire alcune cunette che nascondono continuamente la cima vera e propria. Il nostro punto d’arrivo è la Capanna Carducci (piccolo costruzione chiusa), con la fotogenica “Piramide” omonima (monumento al poeta Giosué Carducci, distrutta durante la Prima Guerra e poi ricostruita). Trovandoci qui sopra ad un’ora relativamente tarda riusciamo finalmente a goderci un momento in tranquillità, con un panorama appagante.
30 minuti dal rifugio e 2h15′ in totale
Questa gita l’abbiamo effettuata di pomeriggio, dopo aver visitato Malga Maraia la mattina (vedi escursione precedente), soprattutto perché la giornata era stupenda e meritava arrivare su un punto molto panoramico che non fosse pericoloso.
Per l’itinerario seguito in salita (20′ al rifugio + 1h al parcheggio), facendo attenzione a non farsi investire dagli slittini. Eventualmente si può scendere per la pista delle motoslitte che, rispetto a quella dei pedoni aggira un colle a nord.
Malga Maraia