Mëisules dala Biesces, via L’Nein

L’Nein in ladino significa “il nonno” ed è il nome dato da Ivo Rabanser a questa sua bellissima via alle Mëisules dala Bisces, aperta insieme a Malsiner nel 1986 proprio in memoria del nonno materno che anche quel giorno seguì la salita con il binocolo.

Le pareti delle Mëisules sono molto evidenti a quanti transitano tra passo Gardena e passo Sella e catturano immediatamente l’occhio dell’arrampicatore anche perché esse si trovano relativamente vicine alla strada. Un tempo terreno di avventura per gli alpinisti della val Gardena e pochi altri, oggi sono diventate invece più conosciute e di moda, complice l’apertura di difficilissime e presto note nuove vie.
L’avvicinamento veloce e la relativa brevità di molte linee di salita su queste rocce consentono la ripetizione anche in giornate in cui non si ha molto tempo a disposizione.
Nel caso della L’Nein, per cui è prevista la discesa in doppia sulla via, si può considerare di salirla anche con tempo incerto.
La linea è logica e la roccia molto bella. La proteggibilità è buona su tutto l’itinerario, ad esclusione del tiro chiave che richiede una certa fede tra le poche protezioni presenti e miseramente integrabili. Complessivamente la salita è divertente, con il giusto ingaggio da renderla anche di soddisfazione.
La discesa in corda doppia sicuramente velocizza il ritorno ed è anche consigliabile ad inizio stagione quando il canale di discesa è innevato. Ciò nonostante, i prati della cima e l’ambiente circostante sono veramente unici e rendono la giornata ancora più speciale.

gruppo Mëisulesdifficoltàmax VI sviluppo280 mquota max2.457esposizioneOvesttempo4 ore e 30'cartografiaTabacco 05data27/06/20

Avvicinamento

Provenendo da Corvara, si raggiunge Passo Gardena e si scende sul versante opposto per pochi tornanti e poi si oltrepassa un rettilineo dove si passa sotto alle torri occidentale e orientale. Presso una curva a sx, si parcheggia a dx (divieto di sosta notturno). Poco più sotto si vede l’hotel Chalet Gerard, dove c’è un altro ampio parcheggio.
Un sentiero si stacca proprio sul gomito della curva. Lo si segue in salita e dove inizia a salire più deciso, presso un bivio, si segue una traccia verso destra. Obliquando per il bosco si raggiunge la parete. L’attacco si trova su una buona cengia, dove si trova anche un cordone, all’inizio di una rampa di rocce ed erba verso dx.

Tempo – 20 minuti

Descrizione

L1 – Salire in obliquo a destra per gradoni e zolle. Oltre un anello cementato si attacca un diedro (spuntone), ma se ne esce presto per salire più agevolmente lungo lo spigolo destro. Sosta ad una cengia, presso una nicchia con chiodo e clessidra. 50m, III, IV+

L2 variante facile: uscire a destra della nicchia per terreno agevole, per poi obliquare a sinistra fin sotto dei tetti giallastri, da dove si traversa orizzontalmente a sx fino ad una grottina, con fittone cementato. 30m, IV
variante difficile: dalla sosta si sale a sinistra per il proseguo del diedro, più direttamente (V/V+)

L3 – Montare a sx su un pilastrino arrotondato da dove si deve salire direttamente per uno strapiombino (ch con cordone) e poi parete più lavorata. Sosta comoda su cengia, con anello cementato. 15m, V+

L4 – Superare lo strapiombo a dx della sosta, quindi salire per una fessura (ch con cordone). Presto si può uscire ad una cengetta sulla dx evitando la parte strapiombante della fessura. Salire per la breve placca sopra la cengia e sostare appesi sulla sx di un alberello, su ch e fittone cementati. 20m, V+

L5 – Seguire l’evidente diedro (ch e poi clessidra cordonati). Sul finale si può uscire dal diedro e scalare su parete. Sosta comoda con anello cementato. 25m, V e V+

L6 – Per un piccolo diedro a dx si raggiunge lo spigolo (cordone a sx da usare ma non da seguire). Proseguire praticamente sullo spigolo, per poi obliquare brevemente a dx assecondando una fessurina. Sosta sotto una placca nera compatta, su ch e fittone cementati. 25m, V e IV

L7 Tiro chiave. Salire dritti sopra la sosta e rinviare una prima protezione con cordone. Si raggiunge una cornice. Obliquare a dx ad un secondo chiodo dal quale si sale dritti per una placca a tacche che richiede un po’ di decisione. Sfruttando un buon buco si raggiunge a dx il terzo chiodo del tiro. Con un ultimo passaggio ancora non banale si guadagna la comoda sosta con anello cementato. 30m, V+ e VI

L8 – Ci si alza per una lama a dx della sosta. Si obliqua leggermente a sx fino ad un primo cordone. Da questa dritti 2-3m quindi si traversa a sx fino ad una bella fessurina. Per questa e per le fessure successive si raggiunge una nicchia con cordone in clessidra. Per le lame di destra, tornando poi a sx, si sosta su pulpito dello spigolo. Sosta con anello cementato. Libro di via. 40m, V+ e V

L9 – Salire dritti sopra la sosta, solo leggermente a sx per evitare dei gialli, ma tornando poi a dx seguendo i punti più facili (manigliato e divertente). Si imbocca un canale un po’ friabile e si sosta poco sopra, su anello cementato. 40m, IV+

L10 – Fare un breve giro a sx della sosta per cercare roccia buona, ritornare a dx e per rocce rotte si raggiunge un canale. Sostiamo su fittone cementato, anche per evitare di fare cadere sassi. 15m, III

L11 – Seguire inizialmente la crestina a dx del canale, poi immettersi in questo e salirlo fino ai prati sommitali. Si può sostare su spuntone poco prima dei prati o su spuntone discreto su masso ormai fuori sui prati. 50m, III

schizzo Pdf alta qualità

Discesa

Usciti sul prato sommitale c’è ancora la possibilità di calarsi sfruttando una prima calata da un masso poco a sinistra dell’uscita del canale. Qui però si descrive la discesa a piedi a sud.
Senza abbassarsi subito per i prati conviene traversare per buon tratto in quota, finché non si vede la possibilità di scendere per un canale che punta ad una traccia evidente sui prati sottostanti. Scesi al torrente e alla traccia, si sale brevemente fin sotto grandi pareti gialle strapiombanti. La traccia scende a dx tra grossi massi per imboccare un canale che va stringendosi (noi abbiamo trovato neve). Questo poi curva verso destra (ovest) e seguendolo (alcuni passi di arrampicata, noi troviamo neve) si raggiunge il settore Woodstock della falesia Cansla. Per sentiero raggiungiamo la strada asfaltata. La si segue brevemente a destra, per poi sfruttare una sterrata con indicazioni cai per il Passo Gardena per tornare all’Hotel Gerard e quindi al parcheggio.

Tempo – 1 ora e 30′

Materiale

NDA + Una serie di friend dal blu piccolo al blu grande. Usato un micro ma non è indispensabile. Inutile il 4.
Usati anche 2 dadi molto piccoli, ma anche questi non sono indispensabili. Due corde per la discesa in doppia.