Via conosciuta e molto frequentata. Una classica del solare versante sud della Pala delle Masenade, in Moiazza.
Ho salito questa via due volte: la prima volta sbagliammo itinerario finendo probabilmente più vicini alla Soldà, mentre la seconda volta abbiamo seguito un itineriario credo più corretto. E’ una via breve, su bella roccia lavorata, divertente e facilmente proteggibile. Merita una ripetizione a fine stagione, con le giornate più corte ed un clima più fresco, anche se tra avvicinamento e discesa complessivamente si impiegano diverse ore. Considerare che i primi tiri sono in comune con altre vie e perciò si può trovare un po’di coda all’attacco.
Primi salitori: P. e F. Bonetti, M. Bottecchia e M. Poli, 15 luglio 1969.
gruppo Moiazzadifficoltàmax V+sviluppo250 mt quota max2.413tempo4 oreappoggiorif. CarestiatocartografiaTabacco 025data24/05/12 e 22/09/2018
Dal Passo Duran, oltre il rif.Carestiato, si sale per ghiaione a sx dello sperone della Ferrata Costantini. Terreno faticoso ma raramente instabile.
Tempo – 1h30′-45′
L1 – I primi 2 tiri sono in comune con la via Soldà e la Fessura Bonetti. Si segue un diedro appoggiato e si attrezza una sosta su cengia. 40m, III e III+
L2 – Seguendo una placca-rampa si raggiunge una fessura nerastra, che va seguita fino ad una cengia, dove si può sostare su spuntone (2 cordoni, 1 ch lungo il tiro). 40m, IV e V
L3 – Per roccia nera facile, obliquando a sx, fino ad una comoda sosta chiodata.Ci si trova all’inizio del vero colatoio, con in alto un bel diedro. 20m, III-IV
L4 – Superare 2 strapiombini di roccia nera, passando a sx, quindi a dx per diedrino ad una cornice. Poco a dx si prende il diedro citato poco prima, che si fa più difficile nel finale (2ch + 1 friend incastrato). Sosta comoda pochi metri dopo, su vari chiodi. 30m, IV+ e V
L5 – Ci si trova alla base di un canale che a sx forma uno spigolo di roccia nera. Su per il canale e poi per lo spigolo, seguendo le zone più facili. Sosta attrezzata su chiodi. 30m, IV
L6 – Superato un muretto, ci si porta a sx salendo per un diedro non molto lungo. Sosta chiodata su cengia (pochi metri a sx passa la via Soldà). 20m, IV
L7 – Si supera uno strapiombino nero in obliquo a dx o passando per una nicchia. Si continua direttamente per il colatoio, che presenta una serie di strapiombini lavorati e manigliati. Sosta su cengia (2 soste con 2ch). 30m, 1p.VI-, V
L9 – Superare uno strapiombo atletico poco a sx (1ch) e poi per roccia grigia lavorata si esce dalle difficoltà. Sosta da attrezzare. 30m, 1p.V+, IV, II
Tempo – 3 ore
Dadi e friends, qualche chiodo
Si può seguire la cengia a sx ricollegandosi alla discesa della Decima (Scalet delle Masenade), soluzione conveniente se si ha lasciato la macchina a Malga Framont. Diversamente si può scegliere se utilizzare la ferrata Costantini oppure se compiere un giro più lungo passando per la cima della Pala del Belia.