Via semplice, su ottima roccia, divertente. Lungo i tiri non si trovano molti chiodi, dunque è necessario portare con sé protezioni veloci. Avvicinamento comodo, discesa lunga.
Primi salitori: F. Bonetti, L. Mezzacasa, 15 settembre 1977
gruppo Croda da LagodifficoltàIII e IV, 1p.IV+sviluppo375 mt quota max2.657tempo3h cartografiaTabacco 03data06/07/14
L1 – Forse attacchiamo più a dx a causa dell’accumulo di neve alla base della parete. Comunque, rinveniamo 1 ch e verso sx entriamo nell’evidente rampa-canale. Saliamo fino a superare all’interno un sasso incastrato. Sosta su 1spit. 50m, III-IV
L2 – Dopo qualche facile metro si entra nel camino, si esegue un traverso verso sx e si sale brevemente. 20m, IV
L3 – Si sale per diedro, da uno spiazzo con 2ch spostati a dx si sale una fessura superficiale a sx. Si prosegue o nel camino stretto oppure portandosi sullo spigolo a sx (CL più in alto). Ad ogni modo non si sale tutto il camino ma se ne esce a sx, evitando magari una zona gialla, sempre a sx. Oltre questa, pochi metri oltre, si sosta su 4ch. 50m, IV
L4 – Per spuntoni non proprio marmorei si esce in obliquo a sx. Oltre una placchetta si passa per una larga cengia. Sosta su chiodi e spit. 20m, III-IV
L5 – Si rimonta un salto (più facile a sx). Si segue una fessura in linea con la precedente sosta e si vince un passaggio più stretto nella successiva fenditura. Seguendo roccette a dx si può sostare comodamente su 2 cless. 30m, III, 1p.IV+
L6 – Sopra la sosta per roccia articolata. Ad una cengetta si può salire da sx dove la roccia è più nera. Su di una cengia più marcata si trova una sosta con chiodi presso grosse zolle. 30m, III e IV
L7 – Oltre un vago canalino nero ci si porta poco a dx per salire poi una lama/rampa verso sx. Finita questa, appena a dx, si sosta su chiodi. 30m, III-IV
L8 – Per una fessura a dx della sosta si raggiunge uno strapiombo giallo, a dx di questo si conclude la via per un diedro giallo con lama. 20m, IV
Tempo – 3-4 ore
Qualche tornante prima del P.so Giau, provenendo da Cortina, si trova sulla sinistra (in curva) il cartello per il sentiero 436 per forc.Giau. Qui si lascia l’auto e si imbocca detto sentiero. Quando si esce dai pascoli e dal bosco si abbandona per dirigersi verso le parete (tagliare e salire verso sinistra). Arrivati ai ghiaioni che scendono dalla bastionata si incontra una traccia che porta fino all’attacco. 1h
Sono possibili diverse discese. Questa volta siamo scesi per un canale tra il “sesto bastione” e lo “spiz di mondeval”. Presenta tratti scoscesi ma solo un tratto di I, il resto è facile. Per imboccarlo puntare all’unica zona di prati visibile a sud-est lungo la cresta dei vari bastioni. Ometti. Neve ad inizio stagione. Se non avete fretta e non siete mai stati nei dintorni merita scendere per forc.Rossa di Formin – Mondeval e forc.Giau. Cioè attraversando le lastronate dell’altopiano in direzione Croda da Lago tenendosi verso destra (si vede la forcella). Scesi fino ai prati sul versante sud dei lastoni si cammina per buon sentiero in leggera salita fino alla forcella Giau. Da questa ci si cala fino a riprendere i prati del sentiero d’avvicinamento. Tempo – 2h 30′ fino al parcheggio
Discesa più veloce: si raggiunge la cima dei lastoni e si segue la discesa a doppie da punta Lastoi. Arrivati ad un intaglio con grossi ometti (200m a sud della cima) si trova una catena su spit sulla destra. Si fa una prima lunga calata di 60m in un canalone, poi una seconda calata sui 20m tenendosi a sx. Da qui è sufficiente seguire i bolli rossi per roccette e traccia di sentiero fino all’uscita del canale. Piegare infine a destra costeggiando le pareti fino ad arrivare alla forcella Giau.
Dadi e friends sono utili, comunque è una via chiodata