La parete nord della Cima dei Gjaj è quell’alto spalto roccioso che si alza al di sopra del Rifugio Grauzaria, a destra della ben più nota Sfinge della Grauzaria e dalla quale è divisa dal canalone del Portonat. Questa parete presenta due itinerari “storici”: il “Camino Feruglio” e la “Diretta Stabile”, un tempo percorsi con una certa regolarità, ma che oggi vedono ben poche cordate.
La via “Il giorno della Salamandra”, aperta da Mario Di Gallo e Daniele Moroldo nel 2005 sale direttamente in parete aperta tra le due vie sopracitate, uscendo poi appena a sinistra del “Camino Feruglio”.
La roccia si presenta di qualità varia, spesso buona, con tratti ottimi ed alcuni tratti un poco più delicati (il tratto peggiore si trova proprio all’uscita).
Alcune soste presentano un cordino su mugo, una ha 2 chiodi. L’unico chiodo di passaggio si trova negli ultimi metri della via.
Nei tratti di parete aperta non è sempre facile proteggersi con i friend, specialmente nel compatto tratto chiave. Consiglio di portare 1 o meglio 2 microfriend. Noi abbiamo piantato anche un paio di chiodi di protezione (levati).
Sicuramente il delicato zoccolo tiene lontane la maggior parte delle cordate, le quali preferiranno la più comoda Sfinge. La via non è ripulita a sufficienza per una ripetizione godibile e la nostra potrebbe essere stata una delle prime ripetizioni.
gruppo GrauzariadifficoltàV, pp. di VIsviluppo260 mquota max1.916esposizioneNord Esttempo5 ore la viaappoggiorifugio GrauzariacartografiaTabacco 018partenzaVal Aupadata20/10/18
Dal parcheggio si sale per sentiero segnato sino al rifugio Grauzaria. Dal rifugio Grauzaria si procede in direzione del Portonat, senza imboccare il canalone. Si attacca dunque lo zoccolo visibile a destra del canale, le cui difficoltà sono di I e II grado con passaggi di III. Nessuna traccia, roccia scadente mista ad erba.
Tempo – 1 ora fino al rifugio Grauzaria + 1 ora fino all’attacco della via
Per la relazione completa si veda le guide “Alpi Carniche, Alpi Giulie” ed. Alpine Studio 2016
L1 – Placca. Mugo con cordino. V
L2 – Placca. Sosta a chiodi con cordone. V
L3 – Caminetti e risalti. Mugo con cordino. IV
L4 – Diedro e placca nera. Mugo senza cordino. VI
L5 – Traverso. Sosta cordonata. III+
L6 – Paretina e traverso marcio su cengia. Sasso incastrato. V
L7 – Fessura, paretine marce. Sosta non presente. V
L8 – Diedro bellino. Sosta non presente. V
L9 – Rocce più facili e solide. III+
Tempo – 5 ore
Dalla fine della via scendere qualche metro in un canale, che poi si risale fino ad una forcella dove si incrocia il sentiero Nobile. Da questa procedendo a sinistra si raggiunge la Cima dei Gjaj per scendere successivamente per il Portonat. Dalla forcella è possibile anche svoltare immediatamente a destra scendendo per il Foran delle Gjaline senza raggiungere la cima.
Tempo – 1 ora e 30′ fino al parcheggio
NDA + 2 microfriend e chiodi di varia misura