Bella via, divenuta ormai classica e molto frequentata. Si sale quasi all’estremità destra della parete ovest della Croda, giungendo a due passi dal Rif. Santner, senza raggiungere quindi una vera e propria “vetta”. Avvicinamento e discesa comodi, grazie alla funivia del Rif. Fronza, rendono la giornata rivolta quasi esclusivamente all’arrampicata, per altro in luoghi oggettivamente molto belli. Peccato per l’eccessiva frequentazione: in totale c’erano 10 cordate su questa via, ed altre 4-5 su vie adiacenti più dure! Se potete evitate i week-end d’alta stagione.
Roccia ottima, chiodatura non sempre presente ma si integra facilmente e con piacere con dadi o friend di qualsiasi misura. Arrampicata elegante e spesso sostenuta nel grado, con prevalenza del IV+ ma con tratti più duri: il tiro chiave bisogna guadagnarselo!
Ottima la relazione del Bernardi, che comunque è quasi coincidente con quella di Antonio Bernard (diversa al penultimo tiro e quest’ultima da gradi un poco più soft).
Via aperta da Otto Eisenstecken, F. Rabanser e J. Sepp il 2 settembre 1946.
gruppo CatinacciodifficoltàIV+, V+, passo di VI (o A0)sviluppo385 mtquota max2.734tempo4 oreappoggiorif. Fronza e Santnerdata21/08/10
L1 – Si sale per un grigio diedro-fessura, oltre una possibile sosta scomoda su clessidra saliamo ancora un poco su rocce più facili e sostiamo su 3ch spostati un po’sulla sx. E’uno dei tiri meno protetti. 45m, IV e IV+
L2 – Verso dx in obliquo fino ad una piccola nicchia (10m, 3ch), poi si sale per parete fino all’inizio di una fessura verticale. Sosta su 2cless+1ch. 30m, IV
L3 – Su per la bella fessura fino ad uscire su facili rocce (possibile sosta su masso incastrato+ch). Proseguiamo agevolmente verso una serie di diedri sulla dx. Sosta su 2ch presso uno spuntone. 56m, IV+ Qui si incrocia la via “Aliossa”
L4 – Saliamo per il diedro nero (1ch presto) e sostiamo in una nicchia bagnata su 1cless gialla. 20m, IV+
L5 – Superiamo un “boulder” sul bordo della nicchia (V+, 1ch vecchio) e poi proseguiamo con gusto per il diedro di ottima roccia che va leggermente verso dx. Oltrepassati degli spuntoni svasati sostiamo alla base di una fessurina netta tra i gialli, su 3ch. Una rampa erbosa a sx costituisce una var. di cui però non ho informazioni. 45m, 1p.V+ e IV
L6 – Tiro chiave. Saliamo per un paio di metri la lama di sx (ottima proteggibilità) per poi spostarci nella fessura principale presso un primo cuneo. Da qui si sale ad un tetto con arrampicata non facile (2cunei e 1ch). Si supera sulla sx il tetto (atletico) e si prosegue per una fessura grigia fino ad una nicchia. Sosta su 1ch+1strozzatura. 40m, V+, VI (o A0) e IV
L7 – Si evita sulla sx un primo tratto marciotto, poi si rientra per seguire una bella fessura continua un po’strapiombante ma con ottimi appigli e possibilità di proteggersi. Poi per un tratto di rocce facili fin dove chiama di proseguire a dx. Sosta su spuntone+1ch. 35m, V e III Da qui la roccia diventa meno buona
L8 – Si obliqua a dx per una rampa facile e poi si sale un breve canalino fino ad uno spuntone che forma una forcelletta. 40m, II e III
L9 – Salire la parete di sx, poi verso una parete verticale gialla dove si sosta, su 1ch+1friend. 25m, III
L10 -Qui si potrebbe uscire anche a sx. Noi invece andiamo a dx per una paretina con lame instabili (IV) e poi verso sx circa in cresta fino agli spuntoni a due passi dalla porta del Rifugio Santner. 50m, IV e III
Tempo – 5 ore
Tra il Passo di Costalunga e il Passo Nigra vi è una seggiovia che porta direttamente al Rif.Fronza alle Coronelle. Da questo si seguono le indicazioni per i Rif.Vajolet e il Passo Santner: dopo un tratto con corde infisse si prosegue in leggera discesa verso la nostra cima. Quando il sentiero sale a dx (verso la ferr.Santner) si prosegue dritti per buona traccia raggiungendo le pareti della Croda di Re Laurino. L’attacco si trova oltre un pilastro, dove questo forma un diedro-fessura orientato verso nord-ovest (c’è da risalire un breve zoccoletto facile). All’attacco c’è solo il residuo di un casco rotto, non abbiamo trovato la famigerata forchetta! Tempo – 45′ – 1ora
Si effettua per la ferrata Santener e il sentiero dell’andata. Verso sud si sale ad un colletto ghiaioso e si prosegue in discesa per la ferrata Santner (infissi, bolli e “S” rossi, appigli gialli dall’usura). In realtà lungo la ferrata c’è anche qualche saliscendi poiché ci si porta parecchio a sud, senza scendere diretti per un canalone! Poi per sentierino senza difficoltà si scende al sentiero percorso in avvicinamento e per questo alla seggiovia.
Tempo – 1h – 1h30′
NDA, niente di particolare (friend grandi solo se disponete di misure grandi)