La Prima Spalla è la più alta delle due propaggini del Corno Piccolo che si estendono a ovest sopra al sentiero Ventricini. Sulla parete nord, velocemente raggiungibile dal sentiero, sono state aperte vie piuttosto lunghe, come lo “Spigolo delle Guide” e “Meridionalizziamoci”. L’altra parete frequentata è quella esposta a sud, uno dei gioielli del gruppo, in virtù della roccia eccezionale e delle splendide linee di vario tipo presenti. Raggiungere le vie della parete Sud non è altrettanto veloce come per quelle a Nord, e questo ha senza dubbio contribuito a preservarla da una frequentazione esagerata.
La via “Mario-Di FIlippo” è una via logica bellissima, che segue una serie ideale di fessure su roccia compatta sul lato sinistro della parete. Particolarmente belli i due tiri centrali per un diedro-lama regolare, di sicura soddisfazione e divertimento. Obbligatoria una dotazione di friend per proteggere la fessura.
I due apritori portarono a termine la salita dopo aver aperto lo stesso giorno l’omonima via “Mario-Di Filippo” sulla parete Nord della Seconda Spalla. Con un discreto tempo a disposizione, si potrebbe pensare di ripetere la combinazione originale. Un poco più veloce, ma meritevole anche la nostra combinazione, con la via Il Vecchiaccio.
gruppo Gran SassodifficoltàV+sviluppo190 mtquota max2.585tempo2 orepartenzaPrati di Tivodata20/08/16
Noi vi siamo arrivati dalla Seconda Spalla, percorrendo Il Vecchiaccio. In alternativa si deve risalire tutto il Canale Bonacossa (II e III grado). Sotto la parete si individua facilmente una scaglia chiara (via Aficionados e Ballo della Tarantola). La via Mario-Di Filippo via si sviluppa 20m più a sx, per delle fessure verticali. Si attacca presso delle fessure che in alto diventano camini.
Per l’avvicinamento da Prati di Tivo consultare le relazioni delle vie sulla Seconda Spalla (Il Vecchiaccio e Aquilotti ’75, link sotto).
L1 – Per le fessurette, superando anche un passaggio strapiombante rosso non semplice (1ch), raggiungendo un terrazzino con cordino su sasso incastrato. Meglio proseguire per il successivo camino (1ch), uscendo su comoda cengetta, dove si trova la sosta a spit. 45m, IV e V
L2 – Si segue l’evidente fessura, solo all’inizio come camino, poi attraverso una struttura convergente (1ch, passo chiave) e quindi per lama compatta. Sosta presso una cornice, su spit. 30m, V+ e V
L3 – Proseguire per l’estetica fessura, proteggibile e divertente. In alto si trova un passaggio più impegnativo (cordone su sasso incastrato). Continuare per camino più facile, oltrepassare una sosta scomoda con 2ch+cless e sostare invece poco più in alto sugli spit. 40m, V e V+, IV
L4 – Delle due fessure sopra la sosta si va a prendere quella di dx, che oppone subito difficoltà. Poi facilmente per rampa si raggiunge una sosta a spit. Conviene fermarsi. 25m, V e III
L5 – Salire la rampa e il successivo diedro compatto fino ad uno spiazzo, prima che la rampa abbia termine. Da qui si dovrebbe salire direttamente a prendere la fessurina a sx degli strapiombi gialli soprastanti, con la quale si esce in cima (rocce un po’malsicure solo in uscita). Vari spuntoni o calata attrezzata sulla sx. 40m, III, V e IV
Noi non ci eravamo fermati alla precedente sosta ed abbiamo sostato alla fine della rampa, sotto gli strapiombi, da dove si può traversare in obliquo alla fessurina.
Si percorre senza difficoltà, ma con leggera esposizione, l’intera cresta della Prima Spalla, fino ad una sella erbosa dove si incontrano i bolli della via normale al Corno Piccolo. Ora si scende a sx per erba, ghiaie e lastre in direzione di uno spuntone roccioso che sembra dividere la sottostante conca erbosa (la “Comba ghiaiosa”, tra Corno Piccolo e Prima Spalla). Bisogna individuare un grosso ometto nei pressi dello spuntone, il quale indica l’accesso al “Canalone”, via di discesa preferenziale. Proseguendo troppo nella Comba, si infilerebbe il più impegnativo Canale di Mezzo. Il Canalone va disceso con vari passaggi di arrampicata fin sul II grado, senza necessità di corde doppie, lungamente fino ad uscire sui prati sotto la Prima Spalla. Da qui, ripidamente, si raggiunge il sottostante sentiero Ventricini.