Linea estetica ed elegante diventata ormai classica, specie per gli alpinisti della Val Pusteria, aperta da F. Palfrader e H. Taschler Lanz nel 1969.
La quota bassa e l’esposizione a sud, l’arrampicata sostenuta e mai banale, la buona chiodatura e la proteggibilità hanno certamente contribuito a rendere questo itinerario abbastanza frequentato, sopratutto negli ultimi anni. Le numerose ripetizioni hanno inoltre reso molto più “pulita” la via, anche se purtroppo essa presenta ancora diversi tratti di roccia discreta, ove le difficoltà sono dettate dalla delicatezza dei passaggi (si potrebbe parlare di giallo dolomitico stile “Tre Cime”, senza l’usura che in genere lo caratterizza).
La via risulta comunque bella e di soddisfazione, consigliabile ed utile per allenare la tecnica di opposizione in spaccata.
gruppo BraiesdifficoltàVI-VI+, pp. di VII-sviluppo300 mtquota max2.100esposizioneSudtempo5 orepartenzaLago di Landrodata16/06/18
Da segnalare, sulla stessa parete, alcune vie impegnative di Cristoph Hainz: Geierhochzeit 6b+, Geierwally 7a, Geierkralle VIII+; nonché una variante della stessa Palfrader, aperta sempre da Hainz con Hans Kammerlander nel 1991, la quale si sviluppa sul suo spigolo sinistro del diedro (VI+).
Potete reperire maggiori informazioni nel sito in versione tedesca di Hainz.
N.B. Nel 2018 una importante frana è precipitata alla base della parete, investendo anche il canale di accesso, che tuttavia rimane ben percorribile. Il distacco ha invece interessato la via Geierhochzeit che però è stata già ripristinata con l’apertura di una variante più a sinistra.
Provendo da Cortina o da Misurina, in direzione Dobbiaco, si parcheggia l’auto al bordo del Lago di Landro, al primo slargo ghiaioso. Dall’altro lato della strada, in linea con il cartello stradale “Lago di Landro” – quello con le ondine, per intenderci – parte un ripido sentiero che si inoltra nel bosco. Seguirlo senza possibilità di errore raggiungendo la recente falesia Geierwand. Ora la traccia è leggermente meno marcata, ma è semplice da seguire. Ripidamente ci si porta sotto la verticale parete rossastra dove si sviluppa la via. In linea con una recente frana (2018) parte verso destra una cengia ascendente (fettuccia all’inizio) che si segue brevemente fin sotto all’evidente lungo diedro obliquo della via Palfrader. 1Ch con cordone all’attacco.
Più a sinistra della frana sono evidenti gli spit ravvicinati della via Geierhochzeit ed al momento si trovano anche delle corde fisse di ardui progetti. Subito a destra della via Palfrader attacca invece Duft des Lebens di Simon Gietl e Co. (2015).
Tempo – 1 ora
Per la relazione completa si veda la seconda edizione della guida “IV Grado e più – Dolomiti Orientali 2” ed. IdeaMontagna 2018.
L1 – VII-, VI e VI+ tiro chiave
L2 – V+
L3 – V+
L4 – VI e V+, p.VI+
L5 – VI e VI+
L6 – V+ e VI-
L7 – VI+, IV-
Tempo – 5 ore
Facile e veloce. Dall’uscita della via si segue un evidente sentierino tra i mughi che porta sulla tozza vetta e poi cala ad ovest rapidamente, fino ad incontrare un canale. Lo si discende per ghiaie e sentiero ripido, incontrando poi il largo canale utilizzato durante l’avvicinamento. Si ripassa sotto l’attacco della via e quindi come per l’andata si ritorna all’auto.
Tempo – 1 ora
Friends dal grigio piccolo al giallo, raddoppiandone 2 o 3 a scelta. Blu n.3 utilizzabile, ma non indispensabile. Qualche dado potrebbe tornare utile per delle fessure strozzate.