Col di Lana da Pieve di Livinallongo

Il Col di Lana è un monte di origine vulcanica particolarmente noto per essere stato teatro di aspri combattimenti nel corso della Prima Guerra Mondiale, località di confine tra l’impero austroungarico e il Regno d’Italia.
Il 17 aprile del 1916 infatti le truppe italiane, intente ad avanzare verso le postazioni austriache, posizionarono cinque tonnellate di esplosivo proprio a ridosso della cima facendola saltare e provocando il crollo di 10mila tonnellate di roccia. In quell’occasione morirono circa 150 militari austriaci e la cima divenne italiana.
Oggi è ben visibile il cratere lasciato dalla mina, appena sotto la verdeggiante vetta di questa montagna che con la sua mole imponente sovrasta il piccolo abitato di Pieve di Livinallongo, da cui parte questa escursione.
Appena sotto la cima inoltre è stata eretta una piccola chiesa, in ricordo delle 8000 persone che persero la vita su questi pendii durante la Grande Guerra.
Escursione dunque di notevole interesse storico ma anche panoramicamente appagante, in virtù della sua posizione centrale che consente una visuale a 360gradi sulle note cime rocciose circostanti. Particolarmente indicata nelle fresche giornate autunnali.
Il percorso ad anello qui proposto rende ancora più meritevole la gita, offrendo diversi scorci panoramici della cima. L’itinerario non presenta alcuna difficoltà se non la dovuta attenzione ai ripidi pendii prativi immediatamente sotto la vetta, sopratutto in fase di discesa.

gruppo FalzaregodifficoltàEEdislivello800 m c.a.quota max2.450tempo2 ore la salitacartografiaTabacco 015partenzaPieve di Livinallogo, fraz. Palladata26/09/21

Accesso

Raggiunto Pieve di Livinallongo si prende la stretta stradina che sale sino a raggiungere la piccola frazione di Palla, ove si parcheggia poco prima del borgo sulla destra.

Salita

Dal parcheggio si prende la mulattiera con indicazioni per Col di Lana (sentiero 21) che sale sulla sinistra verso il Plan de la Lasta. Si prosegue per la strada che si può abbandonare per seguire le varie scorciatoie proposte.
In breve si arriva al segnalato Pian della Chiccia (2125m c.a.), un bel pianoro prativo. Si continua ancora su sentiero sino a quando appare la caratteristica forma rocciosa del Cappello di Napoleone. Ci si trova sul “Panettone” avamposto degli Austriaci conquistato poi dagli Italiani.
Il sentiero prosegue verso le rocce raggirandole poi a destra per raggiungere la linea di cresta. Da qui si intravede la cima che si raggiunge senza difficoltà per una bella cresta panoramica.
Nella zona di vetta vi si trova una cappella commemorativa, una croce ed un piccolo monumento posto dagli Austriaci.
Intuibile il cratere provocato dalla mina Italiana che consentì la conquista della posizione ma non del vicino monte Sief.

Tempo – 2 ore sino in cima


Discesa

Dalla cima anziché riprendere le tracce dell’andata si punta decisamente verso la caratteristica dorsale del Cengléi. Si scende per sentiero prativo ben evidente ma ripido – fare attenzione in caso di bagnato – sino a raggiungere una zona più pianeggiante. Da qui si può scegliere di proseguire in leggera salita verso la vetta del Cengléi (2.221m) oppure tagliare la base del colle per una traccia meno battuta. In entrambi i casi si arriva ad un piccolo pianoro prativo Ciamplò (1.950m c.a.). Da qui si entra nel bosco e si continua sino ad incrociare la traccia che proviene dal Castello di Andraz (indicazioni). Si prosegue verso destra per un largo sentiero pianeggiante sino ad attraversare il piccolo torrente Ru de la Porta da cui ci si ricongiunge alla strada che passa per la frazione di Agai e poi riporta nuovamente a Palla.

Tempo – 2 ore sino al parcheggio

Vedi anche

Monte Sief e Col di Lana

Sono belle e panoramiche entrambe queste cime che dominano il piccolo abitato di Pieve di Livinallongo. L'escursione, facile e remunerativa che…