La gita sul Col de La Puina è una delle più semplici, per ammirare tutta la bellezza del Monte Pelmo. Essa si svolge per tutta la prima parte, sino al Rifugio Città di Fiume su una facile strada. Dopodiché le pendenze aumentano, ma senza essere mai eccessive, sino in cima. La brevità dell’itinerario e le pendenze modeste rendono questa gita piuttosto frequentata anche da scialpinisti.
Sintesi del percorso: P.so Staulanza – Malga Fiorentina – Rifugio Città di Fiume – cresta sudovest col de la Puina – cima
In auto: Possibilmente si parcheggia in prossimità del 4° tornante del p.so Staulanza dal versante di Selva. Sono presenti indicazioni per la Malga Fiorentina
gruppo PelmodifficoltàEdislivello600 mt c.a.quota max2.254tempo5 orepartenzaPasso Staulanza, 1783mdata31/12/04
1 – Siamo partiti dal passo verso le 4.30 e in poco tempo percorriamo il sentiero già molto spianato fino al Città di Fiume. La Luna ci permette di vedere tutto anche senza torce.
Il sentiero non è più battuto e con questa poca luce non lo troviamo. Decidiamo di salire come ci sembra più giusto. Sono le 7:30 e cominciano le prime luci dell’alba
2 – Più tardi le nuvole sono le prime a tingersi di rosa. Qui verso Mondeval, Formin e Croda da Lago
3 – Il rosa diventa via via più intenso e le cime assumono colori via via sempre più caldi. Nella foto Croda da Lago e Becco di Mezzodì con il Col Nudo alla base
4 – Con questa luce il monte Formin produce ombre molto affascinanti
5 – Il Civetta è stato uno dei primi ad illuminarsi, il suo versante est qui è quasi completamente avvolto nelle calde luci dell’alba
6 – Croda da Lago, Col Nudo e il roccioso Becco di Mezzodì ormai completamente rossi. Si nota anche Malga Prendera (in basso a destra)
7 – La Rocchetta di Prendera. Dopo aver assistito all’alba è ora di rimettersi in cammino verso…
8 – …il Col Della Puina, un’inconfondibile piramide bianca. La via che abbiamo deciso è l’unica che possiamo seguire da questo punto: la lunga e ripida cresta
9 – Superiamo a fatica tratti di neve dura mista a sassi con salita anche molto ripida. Da questo punto è meglio proseguire senza ciaspe, raggiungiamo l’anticima e attraversiamo appena al di sotto della cresta che porta in vetta
10 – Il panorama è fantastico, ora si possono vedere anche tutte le vette dalla parte di San Vito: Sorapiss, Cima Bel Pra, Antelao…
11 – Anche sull’altro versante il paesaggio è molto bello. Qui da Civetta al gruppo della Marmolada. Prima che arrivi il Sole e possa rendere la cresta meno sicura, cominciamo la discesa per la stessa via di salita
12 – Questa volta troviamo il sentiero giusto. Scendiamo così fino al Città di Fiume e poi fino alla strada che porta allo Staulanza dove abbiamo l’auto. Anche qui la nostra cima ha un profilo inconfondibile. Nella foto: In verde il nostro tracciato, in rosso il tratto corretto