Via breve ma bella, ben chiodata e molto esposta. Roccia mediamente buona.
Avvicinamento interamente per sentiero segnato, discesa sbrigativa ed orientata da ometti. Il materiale che si trova in parete non è solo quello originale, ma si trovano anche chiodi recenti. Difficoltà massime di VI e VI+ (2 passi) oppure V+ e A1.
Primi salitori: E. Migotto e G. Martin, il 6 ottobre 1973
gruppo Monfalconi - Spalti del Torodifficoltàdal III al V+, pp. VI/VI+sviluppo320 mt tempo4h e 45'appoggiobivacco Peruginidata29/09/10
L1 – 40m, V+
L2 – 40m, VI o V+/A1
L3 – 50m, IV
L4 – 55m, III e 1p VI+ o A1
L5 – 20m di mughi
L6 – 30m, 1pIV
L7 – 50m, V+ e III/IV
L8 – 20m di III e 20m facili
Tempo – 4h45′
La relazione dettagliata con tracciato e schizzo si può trovare sulla guida di Emiliano Zorzi (vol.3), “IV grado e più – Friuli occidentale”
Per la Val Montanaia ed il sentiero Micheluz , in 1h40′ circa
Per la via normale: dalla cima si scende per ghiaie e roccette sul versante ovest, verso nord, quindi da Forcella Meluzzo si riguadagna sotto il sentiero Micheluz e con questo si ritorna all’attacco. Passaggi fino al II+, eventualmente evitabili con corde doppie. Tempo – 30′ per tornare all’attacco + 1h15′ al parcheggio
Le protezioni veloci entrano a fatica, i chiodi ci sono ma è molto consigliabile portarsene qualcuno