Bella linea, la più classica e ripetuta della parete, nonché la più corta, in quanto sale all’estrema sinistra della stessa, ove è più convessa, sfruttando un logico sistema di fessure superficiali, facilmente integrabile con protezioni veloci. Nella parte alta l’itinerario percorre il noto e “orecchio”, ossia quel caratteristico e ben visibile diedro/camino arrotondato verso sinistra che successivamente permette l’uscita sulla via Normale alla cima.
Fu aperta dai noti Pino Fox e Marino Stenico l’8 agosto 1939. Arrampicata elegante, divertente ed atletica che dopo il primo difficile tratto, peraltro protetto con numerosi chiodi, prosegue mantenendosi sempre sul IV, V grado di difficoltà. Chiodatura più che ottimale lungo tutto il percorso, con uno spit in quasi tutte le soste.
Noi abbiamo percorso questa via la mattina seguente ad una serata di abbondanti piogge, trovando un breve tratto bagnato solo all’inizio della lunghezza 6 (“orecchio”) che comunque non ci ha messo in difficoltà. L’itinerario è perciò senza dubbio uno dei pochi percorribili dopo brevi piogge su questa parete.
gruppo Brenta, Val d'AmbiezdifficoltàV+, VIsviluppo220 mt quota max3.102tempo3 ore e 30'appoggiorif. AgostinicartografiaTabacco 053data25/08/21
Come per la Via della soddisfazione (vedi link sotto).
Si percorre la cengia verso sud, superando un tratto in cui si restringe, e passando sotto gli attacchi di varie vie (Soddisfazione, linea nera, Vienna…). Si giunge ad una zona dove la cengia è più larga e detritica, una ventina di metri più a dx dello sbocco del canale della via Normale. Si sale per roccia solida e lavorata in direzione di 2 corte fessurine/diedro nere leggermente oblique a dx. Si attacca presso un masso squadrato, dove c’è anche una clessidrina con cordino.
Tempo – 50′ min dal rifugio
L1 – Dal masso appoggiato che caratterizza l’attacco, si sale il diedro nero di dx (ch), quindi dritti si monta sopra ad un pilastrino (chiodi). Ora si affronta un difficile tratto con piccoli buchi gialli, in leggero obliquo a dx (vecchi chiodi, VI). Si prosegue per una fessura, anch’essa impegnativa. Sosta appesi su 1ch+1spit. 35m, VI
L2 – Dopo una difficile partenza, si prosegue per una logica successione di fessure, con buone possibilità di proteggere. Sosta su spit. 40m, IV e V
L3 – Superare uno strapiombino giallo a dx della sosta (2ch). Traversare 1-2m a sx e prendere una fessura. Proseguire fino ad una cengetta dove si trova una sosta su 2ch+cordoni. 20m, V+
Possibile proseguire unendo il tiro successivo.
L4 – Salire un muretto strapiombante (cless) e raggiungere un diedro obliquo giallastro. Uscirne a dx per delle lame dubbie. Sosta su spit+chiodo. 15m, V
L5 – Obliquare a dx per paretina e cengia. Da 1ch si può passare a dx o dritti, obliquando ancora a dx ad una sosta alla base di un camino. 20m, V
L6 – Si sale il camino (detto “orecchio”), inizialmente per la parete di dx e poi in elegante opposizione, su bellissima roccia. Sosta appena fuori dal camino. 35m, V e IV+
L7 – Proseguire per canale-camino, prima facile, poi per un bel diedro più verticale. Sosta su clessidra e/o spuntoni. 30m, III e IV
L8 – Continuare per la rampa che è la continuazione del camino. Questa termina su una cengia con gendarme. Scalando un’ ultima paretina sulla dx ci si collega alla via normale. 40m, III
Tempo – 3-4 ore
Dall’intaglio con cengia dove termina la via si sale ancora una decina di metri la parete di dx (III) raggiungendo una cengia con ometti dove passa la via Normale. Si scende un breve tratto in direzione di un canale formato da un avancorpo. Da qui si può continuare arrampicando in discesa oppure seguire le numerose calate in corda doppia, che da questo punto sono 13 fino alla cengia di attacco (per i dettagli vedere la relazione della via della Soddisfazione).
Tempo – 2h fino al rifugio
NDA + una serie di Friends dal blu piccolo al giallo