Pala del Rifugio, spigolo Gogna

La Pala del Rifugio è una delle strutture più interessanti nei dintorni del rifugio Treviso, comoda da raggiungere e ricca di ottima roccia lavorata. Tra le numerose vie che percorrono le sue pareti vanno citate in primis la facile Castiglioni-Detassis e la più “completa” Frisch-Corradini (link alle relazioni in fondo alla pagina). Meno interessante ma comunque valida, la via Gogna (o Pentagramma), risale lo spigolo Sud. Ad aprirla il 16 maggio del 1971 furono 5 alpinisti: Alessandro Gogna, Samuele Scalet, Alberto Dorigatti, Gianpiero Scalet e Aldo Leviti.

La linea si svolge prevalentemente su ottima roccia, buona solo nel tratto iniziale, eccezionalmente lavorata nel tratto superiore. Peccato che risulti decisamente discontinua, con molte lunghe sezioni di parete dove le alternative di salita sono molteplici e su terreno equivalente.
La chiodatura è parca, con alcune soste chiodate e 4-5 chiodi di via, ma si integra a piacimento senza problemi.
Pur trattandosi di uno spigolo sud, in agosto ci si trova all’ombra fino a metà via.
Al camino classico abbiamo preferito attaccare la placca di dx, che comunque risulta spesso bagnata anche a distanza dalle piogge.
Come è noto, la discesa è lunga e laboriosa.
Forse non una via di soddisfazione, ma di sicuro divertimento per quanti amano scalare veloci sul IV grado.

gruppo Pale di San Martinodifficoltàmax VI-sviluppo560 mquota max2.394esposizioneSudtempo5 ore appoggiorifugio TrevisocartografiaTabacco 021data21/08/20

Avvicinamento

Punto di partenza è il Rifugio Treviso, che si raggiunge dal parcheggio presso Malga Canali in 30-40minuti di comodo sentiero. Dietro all’edificio si prende il sentiero con indicazioni per la Forcella delle Mughe, subito ripido e disagevole. Lo si segue sfilando sotto la parete del Dente e si entra nel grande vallone che fa capo alla forcella. Si sale per.il sentiero fino a trovarsi in linea con un grosso masso squadrato, sul quale si trovano anche dei monotiri a spit. Dietro al masso si prosegue liberamente incontro alla parete, prendendo come riferimento il camino che divide la Pala da una torre gialla sulla sx. La via più seguita sfrutta il camino, la variante di attacco si trova 10-20 metri più a dx sotto una placca grigia.

Tempo – 1 ora e 30′ dal parcheggio

Descrizione

L1 – Salire dritti per placca appigliata puntando allo spigolo di destra della grande lama. Sfruttando una cornice ci si porta 2m a sinistra e si prosegue dritti fino in sosta su cless in cima alla lama. 25m, IV e IV+

L2 – Salire per placca a tacche a destra della sosta (V) fino ad uno strapiombo umido (ch con fettuccia). Obliquare a sinistra in placca fino ad una fessurina dove c’è un nut incastrato e traversare orizzontalmente a dx portandosi sopra allo strapiombino (VI-). Salire per un canalino ad una cengetta con erba. Alla base di un diedro c’è la sosta su spuntone con cordone. 30m, V e VI-

L3 – Seguire il diedro fessurato, con qualche lama insicura. Sosta al suo termine, presso una cengetta con erba, su clessidra cordonata. 30m, IV+

L4 – Si obliqua a sx entrando in un sistema di canali. Si può salire direttamente per 2 risalti il camino slavato di dx (IV+) oppure fare un giro più largo per il canale di sx e ritornare a dx per cengia. Sosta comoda su 2ch con cordino. 30m, IV+ o III

L5 – Proseguire per canali e diedri rimanendo sempre a dx, uscendo su di una insellatura dove la parete della Pala ritorna liscia e ripida. Sosta su spuntone o ch molto alto con cordino, utile friend rosso. 60m, IV

L6 – Obliquare a dx per placca liscia ad 1ch cordino. Traversare orizzontalmente e superare un altro ch. Quando possibile salire per parete più appigliata (ch) e andare a sostare all’inizio di un facile canale con zolle, su chiodi. 40m, V e IV

L7 – La parete sovrastante appare caotica. Seguire il canale che obliqua a sx e raggiungere un camino più verticale (ch alla base). Salirlo e per proseguendo per zolle sostare comodamente su cengia con chiodi. 50m, III

L8 – Salire in verticale sopra la sosta, lungamente per fessurine e parete articolata. Uscire in cima ad un pilastro con spuntoni, poco sotto una zona adagiata con erba. Sosta da attrezzare. 50m, IV+

L9 – Salire per zolle e rocce in direzione di un nuovo salto della parete. Qui noi raggiungiamo un vago diedrino giallo con 2ch. Superato lo ci si porta a dx e si esce su di una cresta molto articolata. Sostiamo subito causa attriti. 30m, III, V
Si può anche evitare il diedrino traversando a sx e prendendo un canale più facile che si ricollega più sopra.

L10 – Seguire la cresta facile e articolata che termina su di una forcella verde con degli arbusti secchi. Qui non è facile orientarsi. Conviene sostare alla base di un breve e vago camino grigio. Noi saliamo ancora e superiamo anche una lama aggettante (V), sostando poco sopra su lama incastrata. 60m, III e V

L11 – Proseguire a dx di uno spigoletto, per roccia grigia, fino ad una comoda cengia erbosa dove si rinviene una sosta su 2ch alla base di una fessura gialla. 20m, IV e III

L12 – Salire la bella, ma breve fessura (V+, 1ch). Uscire da una nicchia verso dx e proseguire assecondando fessurine, caminetti e pareti articolate tendendo leggermente verso dx. Sosta da attrezzare. Con circa 60m si esce dall’ultimo camino su terreno facile, dove troviamo clessidre per sostare.

Risalire il pendio di detriti e roccette intercettando un canale che seguito verso sx (II) porta in breve alla cima. Meno di 100m in totale.

schizzo Pdf alta qualità

Discesa

Dalla vetta si seguono bolli rossi ed ometti in direzione est. Prima si scende, poi si sale in cima ad una torretta (II). Si traversa in versante nord, si affronta qualche passaggetto (II). Si risale il canale che divide la cresta con il Sass d’Ortiga. Da qui si scende sulla cengia sotto il Sass d’Ortiga (verso sud). Come in avvicinamento alla Scalet-Bettega, ma a ritroso, si superano i tratti ferrati e la cengia che porta alla forcella delle mughe. Da qui si scende tranquillamente prima per ghiaione e poi nel bosco con mughi (vedi Dente del Rifugio) fino al Rifugio Treviso (2h30′). Da qui brevemente al parcheggio.

Tempo – 3 ore fino al parcheggio

Materiale

Abbondare con i cordini per passare spuntoni e clessidre. Una scelta di friend e dadi medi/piccoli. Chiodi e martello se si vogliono attrezzare soste più liberamente.

Vedi anche

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