Sass dla Luesa, via Vinatzer

Salita classica tra le più note e frequentate sul versante Nord del Sella, aperta da Giovanni Battista Vinatzer e Luigi Rifesser il 21 agosto del 1933 e definita, da Vinatzer stesso, “la più estetica” da lui aperta e che regala ancora oggi un’arrampicata elegante per diedri e fessure, godibile e di sicura soddisfazione.

Il Sass dla Luesa è il più evidente torrione che “avanza” dal massiccio del Sella verso il passo Gardena, torrione che poi si scopre essere solo una propaggine della vasta Cengia del Sella. La parete su cui sale la Vinatzer è proprio rivolta verso il passo, esposta a Nord, ed è velocemente raggiungibile. 
L’arrampicata è abbastanza sostenuta, prevalentemente sul V grado, con qualche passaggio più difficile, su roccia da buona ad ottima. Le soste sono attrezzate egregiamente con chiodi normali, mentre sulla via è necessario proteggersi con i friend, cosa che peraltro risulta molto agevole vista la dimensione delle fessure.
Dalla vetta il panorama è stupendo e la discesa molto tranquilla. 
Tutte queste caratteristiche, unite al nome di Vinatzer, fanno sì che questa via sia giustamente una delle più apprezzate della zona, assolutamente da non peerdere.

gruppo SelladifficoltàVIdislivello300 mquota max2.603esposizioneNordtempo4-5 orecartografiaTabacco 06partenzaPasso Gardenadata19/08/20

Avvicinamento

Parcheggiare al Passo Gardena (a pagamento) da dove è già ben visibile la parete e la via. Prendere il sentiero 666 con indicazioni per il Pisciadù e quando questo traversa in piano a sinistra, abbandonarlo e proseguire in salita fino in cima ad un colle erboso. Seguire evidenti tracce che salgono il faticoso ghiaione sotto alla parete fino alla zoccolo. Alcune vie prevedono di scalare lo zoccolo a sinistra, invece per la Vinatzer si prosegue ancora brevemente nel canale fino ad arrivare in vista di un bel diedro rivolto verso destra, formato da un pilastro, e che prima non era visibile. Nessun chiodo all’attacco.

Tempo –  30 minuti

Descrizione

L1 – Seguire il diedro (nut inc.nel tratto verticale). Sotto ad un tettino si esce a dx per placca (2ch). Sosta su 2ch sotto un nuovo diedro. 30m, V

L2 – Salire il diedro ben proteggibile ed uscirne a sx al termine. Salire in verticale più facilmente raggiungendo una parete di roccia all’apparenza friabile, dove si sosta su chiodi. 25m, V

L3 – Salire verticalmente per 1-2m su fessure friabili, quindi traversare a dx su roccia rossa. Aggirare a dx un tetto (2ch) e salire ad una cengetta (ch). Traversare a dx girando uno spigolo e sostare alla base di una fessura, su chiodi. 20m, V+

L4 – Seguire la fessura fino ad una cengia (cordini di calata). Si può proseguire dritti per la fessura (V+) e sostare ad un buon terrazzo sotto uno strapiombo. 30m, V e V+

L5 Tiro chiave – Superare lo strapiombo con lama (3ch, VI o A0) uscendo su rocce facili. Ci si trova sotto a diversi canali e fessure, che non vanno seguiti. Andare in obliquo a dx dove si trova 1 cless con cordino. Salire un pilastrino a dx per girare uno spigolo, arrivando su una cengia. Oltrepassare a dx una fessura gialla e sostare invece sotto una fessura nera, su chiodi con cordini. 30m, VI, poi III/IV

L6 – Seguire la fessura. Da un terrazzino con chiodi riprende ripida (utili 2 friend n.3 o n.4). Sosta scomoda su 2 cless e 1ch. 30m, V+

L7 – Salire per rocce più delicate raggiungendo uno strapiombo nero, che si supera (2ch). Sosta comoda su chiodi poco sopra. 20m, V+

L8 – Entrare nel camino sopra la sosta (cord.) ed uscirne a sx su roccia giallastra (poco proteggibile). Salire più agevolmente addentrandosi nel profondo camino terminale. Sosta su 2ch sul lato dx. Libro di vetta. 30m, V, III

L9 – Continuare nel fondo del camino o sulla sua faccia dx (roccia discreta). Sul lato dx si supera uno strapiombino (IV+, 1ch) e si continua per ghiaie fino alla sosta su 2ch sul lato sx. 30m, IV+

L10 – proseguire nel fondo del camino, aggirando a dx un masso incastrato. Ora il camino diventa facile canale. Noi sostiamo direttamente in vetta, su spuntone e friend. 60m, III

Tempo – 4 ore e 30′

schizzo Pdf alta qualità

Discesa

Camminare per il pianoro sommitale verso sud, incontro alle pareti. Ignorare una traccia fuorviante perché porterebbe a sinistra su traversi molto esposti. Salire invece un ripido pendio detritico, al di sopra del quale si rinviene il sentiero CAI che porta verso sinistra e senza difficoltà alla sella dove inizia la Val Setus. Scendere per questa (cavi passamano) e allo sbocco tenere la sinistra dove si riprende il sentiero 666 fino al passo e al parcheggio.

Tempo – 1 ora e 30′


Materiale

Una serie di friend dal grigio piccolo al blu grande. Utile anche un numero 4 o raddoppiare il 3.