Il monte Pelf è la montagna che affianca a sudest la Schiara, rispetto la quale è solo 50m più bassa. La facile via normale, anche se non breve, attira un discreto numero di escursionisti. Chi proviene da Belluno potrà trovare più comodo partire dalle Case Bortot, mettendo in conto però maggior dislivello e tempo.
In auto: Da Fortogna seguire per Cajada lungo la Val Desedan. Quasi subito si trova un tratto sterrato, poi la strada è asfaltata. Dopo molti km si arriva ad un cartello con scritto “Cajada”. Proseguire ancora, sorpassare delle malghe (pian dele Stele?) e parcheggiare al Pian de Caval. 30 minuti da Fortogna. Da qui inizia la nostra escursione
gruppo SchiaradifficoltàEE, pp. di I gradodislivello1350 mtquota max2.506tempo4happoggiobiv. Bocco sulla Schiara (non fa parte dell'itinerario)data21/06/09
Il nostro punto di partenza è il Pian de Caval (1178m), sulla strada del Pian de Cajada e ben oltre l’area pic-nic (quella con cartello “Cajada”). Invece di seguire le indicazioni per Malga Palughet percorriamo a destra la larga mulattiera con indicazioni per il rif.7° Alpini (segnavia 505). Dobbiamo aggirare o saltare moltissimi alberi abbattuti. La mulattiera si inoltra nella foresta, fino a diventare sentiero. Allora scendiamo in un greto e risaliamo sull’altro versante. Proseguiamo per un costone fino ad una radura dove sorgeva la Casera Caneva. Ignoriamo una traccia segnalata a destra e invece seguiamo le indicazioni a sx per il rifugio. Tagliamo lungamente in quota nel bosco. Ad un secondo bivio ci teniamo alti (sempre sentiero 505 per il 7°Alpini).
Fuori dal bosco ci troviamo in una valletta cui fa capo il turrito Sass de Mel. La traccia sta su un costone al centro della valle (sentiero in cattive condizioni per molti alberi abbattuti). Arriviamo fino alla parete rocciosa del Sass de Mel. Il sentiero segnalato va a sinistra, in un canalone (che fa capo alla forc.Caneva), ma lo troviamo ricolmo di neve. Allora optiamo per la variante che passa a destra (ad est del Sass). Dunque costeggiamo la parete a destra e risaliamo un ghiaione ripido e su terreno scomodo. Nel finale dobbiamo anche inventarci come superare una fascia di roccia mista ad erba (preferiamo stare sulla dx). Ci inerpichiamo su zolle fino a sbucare alla forcella Sass de Mel (2000m) e al sentiero segnato 511.Probabilmente è più consigliabile fare il giro per il canalone.
Seguiamo l’evidente traccia con vari tornantini su per la cresta erbosa del nostro monte. E’difficile perdersi, al limite c’è da fare attenzione nel superare una fascia di I grado, peraltro bollinatissima. Per un nuovo pendio prativo guadagnamo un’anticima.
Ci abbassiamo un poco ad un forcellino, risaliamo le roccette coi segni rossi sulla cresta opposta. Per la piana cresta sommitale raggiungiamo la croce di vetta.