Via molto remunerativa panoramicamente, di bassa difficoltà ma da non sottovalutare per la qualità a volte precaria della roccia.
Sintesi del percorso: Pian della Fopa – biv. Carnielli – Spiz Sud – Spiz di Mezzo – Spiz Sud – ritorno per la stessa
In auto: Da Forno di Zoldo (chiesa) seguire le indicazioni per il rif. pramperet. La strada è spesso sterrata e abbastanza stretta in alcuni tratti
gruppo Mezzodì-PramperdifficoltàPD, I fino al bivacco, I-II+ alla cimadislivello1100 mt quota max2.324tempo2h 30' al bivacco + 1h 30' allo Spiz di Mezzoappoggiobiv. Carniellidata09/07/06
1 – Da poco dopo il parcheggio si attraversa il ponte sulla sinistra già con indicazioni per bivacco Carnielli. Si supera anche il bivio che porta alla Casel sora l’Sass che si lascia alla sinistra. Il sentiero prosegue anche ripido incrociando l’attacco del Viaz dell’Oliana fino ad una sella con mughi. Nella foto lo spigolo nord-occidentale dello Spiz di Mezzo (“Spigolo Gianeselli”)
2 – Sopra la sella il sentiero si fa un po’ più difficile con qualche breve passaggio di I e restringimenti
3 – Nell’ultimo tratto per il bivacco si volta a sinistra affrontando delle roccette con percorso abbastanza libero di I.
4 – Il bivacco sorge in felicissima posizione sulla Pala dei Lares con bel panorama su Civetta e Pelmo
5 – Si prosegue per qualche metro a nord (dietro il bivacco) per traccia evidente, ometti. Risaliamo a destra del grande canalone che divide le nostre due mete. Dopo qualche passaggio elementare si aggira uno spigolo su terrazzo con erba e mughi. Qui affrontiamo una paretina sul II guidati dai segni rossi. Arrivati su un terrazzino detritico ci portiamo a sinistra verso il canalone (due ometti), lasciando stare i segni rossi che porterebbero a salire un salto roccioso esposto sulla destra.
6 – Scendendo a sinistra di qualche metro si percorre una stretta cornice con ottimi appigli per imboccare un canalino non esposto con qualche passo di II. Qui troviamo il caratteristico sigaro su largo spiazzo.
7 – Affrontiamo un nuovo canale e quando diventa più difficile procedere deviamo a sinistra e per cengette e risalti (ometti) risaliamo una nuova spalla ghiaiosa (cordino per doppia su un mugo e cordini in clessidre sulla parete)
8 – Prendiamo la cengia in salita a destra (ometti) su detriti. Risaliamo una breve paretina (o un canalino) sul II (foto) e insistiamo sulla destra
9 – Incrociamo una più stretta cengia che aggira il torrione sommitale a sud. Per la cima si sale facile cresta con passaggi max I e orientati da numerosi segni rossi. Qui la roccia è abbastanza friabile
10 – Dalla cima dello Spiz Sud verso lo Spiz di Mezzo e lo Spiz Est
11 – Per lo Spiz di Mezzo dapprima si scende all’ampia insellatura che divide i due spiz e poi percorsi una decina di metri a destra della base del spiz di mezzo si incontra una canale. Questo risulta sul I ma con molti detriti e roccia un po’instabile. Saliti sulla spaziosa cima ci si può muovere tra le varie elevazioni su tutti i versanti. Nella foto lo Spiz Nord
12 – Lo Spiz Sud dallo Spiz di Mezzo
13 – Veduta del bivacco lungo la discesa (non sono necessarie doppie)