Via meritevole. Dopo il primo tiro in comune con la Andrich ci si sposta pian piano verso destra fino a trovarsi al centro della parete sud. Roccia quasi ovunque ottima. Rispetto alla Andrich: un po’più dura, meno chiodata, meno frequentata, forse più discontinua e con una linea meno elegante, prende più sole.
Primi salitori: Vittorio Ratti, V. Panzeri, 13 agosto 1936
gruppo CivettadifficoltàIV, V+, VIsviluppo425 mtquota max2.337tempo6h 30' la viaappoggioCapanna Treste, rif.Vazzolerdata02/06/08
Comune alla Andrich. 2h da Capanna Trieste, di buon passo
Vedere il libro “IV grado e più, Dolomiti Orientali”, vol.2
L1 – 30m, 1pIII
L2 – 0° e III. 30m
L3 – Tiro chiave: V+ e VI. 20m
L4 – V+ e III. 25m
L5 – IV o IV+. 40-50m
L6 – II e III, 25m
L7 – 2m di V, 25m
L8 – V+, IV. 35m
L9 – V, 30m
L10 – V+, 20m
L11 – IV e IV+, 52m
L12 – 45m
Per la cima – si continua seguendo dei canalini di I con passaggi di II. Arrivati in cresta si traversa a sinistra fino alla vetta
Tempo – 6h 30′, accorciabili a 5
Diversamente da quanto fatto con la Andrich stavolta abbiamo provato la discesa in versante nord-ovest, dall’altra parte della Forcella di Pelsa. Dopo le 2 calate lunghe e segnalate dalla cengia, anziché seguire i bolli dentro al classico canalone, ci portiamo a sinistra fino alla forcella (terreno molto instabile). Si scende un po’nella gola tra Torre Venezia e Punta Agordo fino ad una calata da 25m con cordini (noi con una lunga siamo arrivati alla calata successiva). Si scendono ancora 25m anche camminando fino ad una seconda calata su 2 chiodi (cordino da controllare), qui ci si cala in una vertiginosa spaccatura umida fino ad essere depositati poco sopra gli attacchi delle vie Castiglioni e Livanos, cioè nel canalone dell’attacco. Qui si può scendere per il sentiero dell’andata, passando di fianco alla cengia d’attacco.
Questa alternativa è da sconsigliare per le scariche di sassi (MAI in due cordate!!!) ed inoltre ci si impiega più tempo a tornare al rifugio. Può essere utile se dall’altra parte c’è affollamento o dovete tornare al Tissi piuttosto che al Vazzoler.
Poi ho provato anche a scendere direttamente giù per il ghiaione e la macchia di mughi. In un primo momento c’è anche una bella traccia ma poi ci si perde. Sconsigliatissimo!
Tempo – circa 1h 15′ dalla vetta alla cengia d’attacco + 1h 30′ fino alla macchina
Protezioni veloci, specialmente quelle medio-piccole. Cordini fini per clessidre. Chiodi e martello potrebbero servire