Via molto bella, su ottima roccia ruvida e lavorata. Sale pressapoco lungo lo spigolo sud-ovest della Prima Torre del Camp, concludendo in cima con alcuni tiri più impegnativi. Questi sono evitabili traversando lungo la cengia alta e uscendo per una delle molte vie che la intersecano (vedi Raffaele Conedera, Bonetti-Bongiana, CAI Bologna…) Chiodatura discreta: pochi chiodi lungo i tiri, invece ce ne sono molti nel tratto finale di A1.
Primi salitori: E. Bien, L. De Nardin, 1975
gruppo MoiazzadifficoltàIV, V, VI+ e A1 (o VII)sviluppo255 mt (alla cengia) quota max2.281tempo5 oreappoggiorif. Carestiatodata26/07/09
Aggiornamento: successivamente ho ripetuto la via adiacente del Massarotto, giudicandola più bella. Questa termina all’ultima cengia, da dove è consigliabile proseguire con gli ultimi 3 tiri della via Bien (qui di seguito L8, 9, 10). Si veda la stessa pagina per lo schizzo ed il tracciato.
Salita disponibile nel libro “IV grado e più, Dolomiti Orientali” Vol.2. Oppure utilizzate la guida di S.Santomaso, vedi bibliografia.
Protezioni veloci, kevlar anche sciolti per clessidrine. Chiodi e martello utili. Nel tratto di A1 basterebbe un cordino
Si può arrivare all’attacco per il versante est oppure da ovest. Scegliamo quello occidentale perché, anche se più lungo, non presenta né passaggi di arrampicata, né un groviglio di mughi, né passaggi esposti, né la calura del sole mattuttino fra i baranci.
Da Malga Framont seguiamo il sentiero per la val dei Cantoi ed incrociamo l’Alta Via. La seguiamo a sinistra fino alla Forcella del Camp e continuiamo per essa in versante ovest. Quando tende a scendere ci stacchiamo per seguire una traccia marcata dritti. In vista della prima e seconda torre risaliamo il canale che le separa dalle cime del Tridente, e a cui fa capo la stessa Forcella del Tridente. Arrivati alla forcella scendiamo 10m di rocce rotte e traversiamo altri 10m sotto strapiombi. Appena la parete diventa accessibile attacchiamo (1ch visibile a 5m da terra). Non confondersi con l’attacco della Bracco-Dream (più a destra dove è visibile un cordino in clessidra a 10m da terra).
Tempo – 1h45′
Per gli altri avvicinamenti si veda la via Massarotto-Mason
Si segue la via normale alla torri (bolli rossi) al contrario. Si va quindi verso nord e per roccette (cavo metallico) si raggiunge l’intaglio con la seconda torre. Si va verso sinistra (N) per cenge, superando tra l’altro un tratto esposto con cavo metallico, fino ad canalino. Si scende (I e II) e si traversa a nord fino ad incrociare il sentiero di discesa della ferrata Costantini. Scendiamo per il Van dei Cantoi e quindi per l’alta via n.1 (verso dx, e non a sx per il Carestiato!) ritorniamo al bivio per la malga.
Tempo – 1h 30′ dall’uscita della via alla malga