Bellissima arrampicata, classica, chiodata.
L’esposizione favorevole e le molte possibilità di calata fanno di questa via una meta privilegiata per l’inizio stagione. A fine estate però c’è il vantaggio di trovare la roccia bella asciutta… Roccia ottima, chiodatura presente (chiodi sui passaggi sufficienti, soste anche sovrabbondanti).
L’arrampicata si svolge prevalentemente in placca e per fessure superficiali. Il tiro del tetto è un caso a parte: vi si trovano molti chiodi (anche a pressione) ed è possibile passare anche in A0 senza staffe. Il tratto in questione presenta difficoltà sul 7a se fatto in libera (provato i passaggi: si passa si passa…) Avvicinamento e rientro comodi.
Primi salitori: G. Ferrari, A. Sioli, 12-14 maggio 1969
gruppo TofanedifficoltàV+sviluppo465 mt + 100 mt (uscite) quota max2.700 mt (I Spigolo)tempo6 ore e 30'appoggiorif. Dibona, Giussanidata02/09/09
Parcheggio al rifugio Dibona (deviazione sulla Cortina-P.so Falzarego). Lo spigolo è già ben visibile. Dal rifugio si segue il sentiero che sale al rif.Giussani con diversi tornanti. All’altezza della parete si segue una traccia verso sinistra che porta fino all’attacco. Si può partire tra una rampa inclinata a dx e una conca verde a sx. Tempo – 45minuti
L1 – Obliquando a dx andare a prendere una serie di fessurine che scendono da un diedro grigio. Superare una sosta (2ch) e continuare per il diedro. Quando si sdoppia proseguire per il ramo di sx. Sosta su 2ch, 1cless, 1spunt. 60m, IV e IV+
L2 – Salendo brevemente a dx, portarsi sopra la sosta ad un diedrino (2ch accoppiati). 2m sopra traversare in orizzontale a sx fino alla sosta su 2ch. 20m, V e III
L3 – Superare la placca sopra la sosta (2ch, poi 1cless) verso strapiombi gialli. Da una sosta scomoda (3ch) traversare in obliquo a dx (1ch), superare un altra sosta (ch+cless) ed uscire su placche appoggiate (1ch+1cless). Obliquare a sx per zolle e gradoni fino a portarsi sulla verticale del margine sx del tetto. Sosta su 1spit+2ch. 60m, IV e V
L4 – Superare uno strapiombino (1ch) e raggiungere la base del tetto (1ch a press). Quindi superare in artificiale (oppure 7a) il tetto (5m, molti ch di cui 1 a pressione). Ristabilirsi in placca e traversare a dx 5m fino al terrazzino di sosta, con 3ch. 20m, V+ e Artif
L5 – Traversare orizzontali a dx e girare uno spigolo (2ch). Salire dritti su belle placche (1ch presto) fino ad un ripiano (2cless con cordini). Quindi salire leggermente verso dx puntando a dei cordini. Sosta su 2ch (1 con cordino). 60m, IV+
L6 – Portarsi 2m a dx su un terrazzino (2ch per possibile sosta). Superare un liscio diedrino verso dx per pochi metri (2ch). Continuare per una fessura. Dopo un diedrino a “v” di questa si va a sostare sulla sinistra, su 1cless. 40m, 1passo VI, V e IV
L7 – Salire la soprastante parete nera, solcata poi da una fessura. Ci sono anche belle maniglie, basta trovarle! Alcuni chiodi. Usciti su cengetta, traversare brevemente a sx fino ad un diedrino. Sosta su 2cless gialle. 40m, V+ e 1pass VI
L8 – Superare il diedrino (lisciato dai passaggi di…?) sbucando su una larga banca detritica. Andare verso dx a sostare presso un gendarme a dx di strapiombi gialli. Sosta su spuntone. 60m, IV+ e I
L9 – Salire una parete gialla e grigia in obliquo a destra, puntando ad uno spuntoncino precario. A sx di questo si sale su roccia gialla (2ch). Ancora poco sopra (dopo uno spit senza piastrina, 1ch) e poi traversare a dx (delicato, 1clessidrina). Superare a dx anche una nicchia poco sopra (1cless), arrivando ad una nuova nicchia. Sosta a dx su 1ch+1cless. 45m, V e 1passo VI
L10 – Salire la parete soprastante su bella roccia lavorata, fino ad una cengia detritica. Sosta su cless. 60m, IV e III
L11 – Traversare facilmente a sx fino allo spigolo. Qualche metro a dx si trova una sosta su 2ch. 30m, I
L12 – Scalare la parete a sx della sosta ma a dx dello spigolo. Seguire poi pressapoco lo spigolo. Roccia levigata. Sosta su spuntone. 50m, IV+ e III
L13 – Per facili rocce si arriva alla forcellina con un gendarme e fuori dalla parete (1ch). 20m, I
Tempo – 6 ore e 30′
Materiale – NDA
Usciti sul circo detritico, in vista della Punta Marietta, si seguono delle tracce e una cengia, in alcuni punti esposta, fino a vedere il vecchio rifugio Cantore. Scendere ancora per ghiaione fino al rifugio e poi per il comodo sentiero fino al rifugio Dibona. Tempo – 1h