Via classica e molto frequentata, lungo l’appoggiato spigolo est della maggiore delle Tre Cime.
Ambiente molto suggestivo, con belli scorci sulla Cima Piccola, e una vetta importante nonché panoramicissima. Purtroppo l’arrampicata è un poco noiosa in quanto poco varia, si sale quasi sempre su parete uniforme. L’alta frequentazione ha portato una chiodatura abbondante, con molte soste sparse, e una generale ripulitura della roccia. Nonostante questo è facile smuovere qualche detrito sulle tante cenge lungo il percorso (attenzione!). Roccia buona, non entusiasmante.
Noi abbiamo terminato la via sulla cengia circolare, per poi concludere in vetta lungo la via normale. Nella discesa abbiamo seguito un percorso diverso da quello classico, seguendo altre cordate. Ottima la relazione del Bernardi fino al tiro dove si passa in parete nord, poi non siamo riusciti a seguire gli stessi tiri.
Primi salitori: A. Dibona, E. Stubler, 8 agosto 1909
gruppo Tre Cime di Lavaredodifficoltàdal III al IV+dislivello150+450 mtquota max2.999tempo1h + 4h30' + 30' +3happoggiorif. Auronzo, Lavaredo e Locatellidata04/07/09
L1 – Si salgono due fessurine verso sinistra (3ch). Ad una cornice si sorpassa una sosta attrezzata e si prosegue su parete a destra. Si sale dritti (2ch), si supera uno strapiombetto (o si aggira a destra) e si monta su una cengia. Sosta attrezzata. 50m, IV e 1pIV+
L2 – Si prende una fessura a sinistra, con un passaggio un po’lisciato (2ch). Si torna a destra per rocce più facili fino ad una cengia con sosta attrezzata. 30m, IV+ e III
L3 – Si supera una breve fessura, poi si risale una lunga terrazza detritica (elementare). Verso sinistra si rimonta un muretto e si sosta (attrezzata) su cengia. 40m, III
L4 – Ci si riporta verso lo spigolo superando rocce appigliate. Si affronta un passaggio sullo spigolo (1ch) e poi sullo stesso fino alla sosta, attrezzata con 1ch e 1clessidra su cornice. 45m, III+
L5 – Superando un breve srapiombo sopra la sosta si obliqua a destra fino ad una sosta con spit e chodo (unibile al precedente?). Sostiamo poco sopra su cornice (2ch). 20m, 1p IV
L6 – Qui si può arrampicare vicini allo spigolo oppure stare 5m alla sua sinistra, troverete ugualmente dei chiodi. Comunque si arriva a relative soste chiodate. 40/50m, IV+
L7 – Verso destra si rimonta della roccia gialla fino a portarsi sullo spigolo. Si gira in parete nord (non impressiona…) dove si trova della roccia più facile ma gialla e instabile. Tornati sullo spigolo (attenzione all’attrito) si trova una sosta con 1ch. 30m, IV
L8 – Qualche metro a sinistra si imbocca un camino-canale verso destra. Si rimonta facilmente e si supera una zona di roccia sbriciolata fino sul filo dello spigolo, dove sostiamo su 2ch. 35-40m, III
L9 – Si vince la placca sovrastante, poi per rocce più facili si continua fino ad una sosta attrezzata. 40m, IV e III
L10 – Si continua sempre vicini allo spigolo, per roccia gradinata ed arrampicata discontinua. Saltiamo una sosta ed arriviamo ad una larga cengia. Ci portiamo a sinistra per sostare su uno spuntone. 55m, III
L11 – Saliamo la parete verticale soprastante fino ad una cornice dove sostiamo alla meglio su 1ch. 25m, III – poco sotto e vicina allo spigolo c’è una buona sosta, il tiro precedente (10L) si spezzava
L12 – Superiamo un breve diedrino, stiamo su una placca 3-4m a sinistra dello spigolo . Usciamo allo sbocco di un canale, su ghiaie. Sosta su 2ch poco visibili. 50m, IV+ – Sarebbe corretto stare più vicino allo spigolo (chiodi)? Oppure stare molto più a sinistra?
L13 – Risaliamo il canale-camino, discontinuo. All’uscita si trova uno spuntone con chiodo. Continuiamo 5m solo per sostare già sulla cengia circolare, su spuntone. 60m, III
Tempo – 4 ore e 30′
Per la cima
Non dovrebbe servire legarsi.
Traversiamo sulla cengia circolare. Una lingua di neve ci costringe a scendere e risalire su terreno infido. Arriviamo dunque sul versante sud, dove incrociamo la via normale. Continuiamo lungo la cengia, superando una grotta con muretto a secco. Seguiamo gli ometti obliquando su per delle roccette di I grado. Traversiamo a destra fino ad un caminetto nascosto (segno sbiadito in alto). Lo superiamo uscendone prima a sinistra e poi riattraversandoci dentro (II+). Assecondiamo gli ometti che continuano verso destra. Dobbiamo superare un passaggio lisciato in una spaccatura (3m, III). Guadagnamo la croce di vetta per terreno elementare. 30minuti per quello descritto
Parcheggio al rifugio Auronzo (alle 5.45 non abbiamo pagato il pedaggio di 20euro). Da qui fino a Forcella Lavaredo (bel colpo d’occhio) e per traccia in piano fino al canale che scende tra Cima Grande e Piccola. Quindi per ghiaie (o neve nel nostro caso) in direzione di alcune targhe. Un po’a sinistra di queste, obliquando verso lo spigolo per delle roccette (II) si raggiunge uno spiazzo con chiodo dove attacchiamo.
Tempo – 1 ora
La salita è molto chiodata, abbiamo usato poco le protezioni veloci. I soliti materiali (dadi, friend, martello+chiodi) sono comunque sempre consigliati. Poche le clessidre
Il passaggio lisciato lo evitiamo con una doppia (15m?) da una strana sbarra di ferro incastrata, il camino lo stesso con doppia da 25m da un classidrina. Ci riportiamo dunque alla cengia circolare verso una grande spaccatura con ometti tutto attorno.
Ci caliamo dentro il caminone. Prima doppia da spit con catena, 25m. Seconda da chiodi con cordini, 25m. Terza da chiodi con cordini, 25m. Quarta da spit singolo con maillon (spostato dentro il camino), 25m (meglio 30m). Si possono fare con due calate lunghe.
Siamo su una terrazza detritica. Andiamo verso nord in un canale con detriti. Lo scendiamo arrampicando (II, eventualmente doppia) sbucando presso alcune targhe. Scendiamo ancora arrampicando, prima stando a sx (faccia a valle) e poi traversando su cornice e scendendo per roccette verso dx, fino ad un forcellino (II+, oppure si fa una doppia).
La via normale di discesa scenderebbe lungo il canale verso nord, ma lo troviamo con neve. Seguiamo altre cordate lungo un percorso alternativo di discesa.
Si scende una decina di metri nel canale e ci si affaccia a destra su un intaglio, si scende per terreno rosso10m e qualche metro a sx (faccia a valle) si trova un anello cementato. Doppia da 25m. Traversiamo verso sud quasi tutta la parete della montagna per tracce in piano. Ci sarebbero delle calate che portano in un canale, ne seguiamo invece delle altre, la prima delle quali si affaccia verso est ed è ancorata a 3ch su una cornice (50m). Con un altra doppia da 50m (o due da 25m) si arriva fino ad canale (con neve facile) da dove si può scendere con tranquillità fino al sentiero che riporta al rifugio.
3h dalla cima al sentiero