Piz Ciavazes, via Irma

Bella arrampicata da fare fuori stagione. Roccia gialla ripulita, se non leggermente consumata, dalla ripetizioni e chiodatura abbondante nei tiri più difficili.
Le difficoltà in libera obbligatorie sono intorno al V/V+, mentre i tratti in A0 possono essere saliti con arrampicata di soddisfazione fino al VII-.
Nel tiro chiave i chiodi sono stati piantati forando la roccia, alle soste sono presenti spesso 2spit recenti con eventualmente un resinato. Ci si può calare agevolmente lungo la via fino al tiro chiave, oltre basta aggiungere un cordino per collegare gli ancoraggi di sosta. Tra le vie del Ciavazes (basso) è una delle classiche meno ripetute.
Via aperta da Bepi Pellegrinon e Eckehard Böhnel il 22 maggio del 1964.

gruppo dolomiti di SelladifficoltàIV-V, VII- (o A0)sviluppo300 mtquota max2.734tempo4 h e 30'data07/11/10

Descrizione dei tiri

L1 – Diedrino e breve camino. Poi zolle erbose. Sosta su chiodi oppure a dx su spit. IV

L2 – Obliquo a dx (mugo), poi per parete verso sx (2ch eventuale sosta) e ancora dritti ad una nicchia con clessidra. IV

L3 – Uscire a dx e poi per sorta di canale facile fino ad una sosta chiodata. pIV e I

L4 – Obliquare a sx (ch e cless), poi verso dx per zolle fino ad un terrazzino. 30m, IV

L5 – Leggermente a dx per poi rientrare subito a sx (c’è un caratteristico badile e 1ch). Poi in obliquo a dx fino alla sosta non comodissima. IV

L6 – Girare uno spigoletto a dx, poi obliquare a sx fino ad un terrazzino. 25m, IV

L7 – Per placchetta rossa raggiungere a sx un diedro e salire ad un tetto. Poi traversare a dx (1pVI o A0), poi dal tetto uscire per strapiombo (1pVI). Sosta appesi, scomoda. 25m, V+ e 2pVI

L8 – Obliquare a dx fino a raggiungere un lungo diedro giallo. Salirlo tutto con passaggi a volte atletici e a volte tecnici. Se ne esce a dx per fessurina (2ch). Sosta con 2spit+1resinato+1cless su comodo terrazzo. 35m, VII- fattibilissimo (oppure V+ e A0)

L9 – Il diedro rosso sovrastante va seguito per pochissimo per traversare a dx (1ch) e risalire in obliquo a sx fino ad un terrazzo dove il diedro si raddrizza. 25m, IV+

L10 – Salire il diedro, nel punto difficile si esce a sx e si rientra poco sopra (molti chiodi). Sosta su un ottimo terrazzo con 3ch. IV e V+

L11 – Salire a sx per diedrino, negli ultimi metri di parete per il diedro ancora pià a sx. Sosta su anello cementato. IV, pIV+

Tempo –  4h e 30′

Avvicinamento

Dalla strada per il p.so Sella si sale per un pendio detritico, liberamente o per sentierini, fino alla parete. L’attacco si trova a sx della gola dove a dx inizia la via “della rampa”. 5-10 minuti
Il sole arriva poco dopo rispetto allo spigolo Abram o alle Micheluzzi e Schubert.


Discesa

Per sentierino si raggiunge l’evidente e comoda traccia della Cengia dei Camosci. La si segue a sx (verso le Torri del Sella) con saliscendi. Alcuni tratti esposti sono attrezzati con cavo metallico. Presso le Torri si scende per canalino quindi per due salti di roccia (20m ciascuno, II oppure in doppia) si raggiunge la base della parete. A sx, per sentiero ripido con numerosi tornanti, si giunge ad un boschetto. Attraversato questo si raggiunge la strada.
Tempo – quasi 1h fino alla base, +15min all’auto


Materiale

Basta qualche friend o dado per la parte bassa