Via breve, con la possibilità di allungare la salita fin sulla panoramica Croda Spiza. L’arrampicata non è un granché, nel complesso può ritenersi valida se abbinata a un altra salita (o due) nei paraggi, come le salite alla Croda Paola e al Campanile dei Pass. In via si trova qualche chiodo ma le soste non sono attrezzate. Roccia buona. Il libro di vetta della Punta dei Gir era inzuppato fradicio (poche cmq le cordate che passano di qua). Da precisare che il percorso che abbiamo seguito sulla Punta dei Gir sul primo tiro e alla fine dell’ultimo potrebbero non essere quelli più convenienti.
Punta dei Gir, primi salitori: G. costantini e U. Benvegnù, il 2 giugno 1965. Croda Spiza, via Penasa-Facciotto: A. Penasa, M. Facciotto, 22 giugno 1941
gruppo MoiazzadifficoltàIV+sviluppo140 + 140 mtquota max2.086 (Croda Spiza)tempo2h e 45'appoggiorif. Carestiato, rif. S. Sebastianodata21/05/10
L1 – Salire lo spigoletto per due macchie successive di mughi. Quindi a sx si traversa brevemente su roccia grigia. Ci si aggrappa ad un altra macchia di mughi e brevemente si raggiunge un gradino terroso dove chiodiamo la sosta (1m in alto a dx clessidra con cordino!). 30m, III/IV mugoso
L2 – Traversiamo a sx (1ch) poi brevemente in verticale e quindi si riattraversa 10-15m a dx (1ch). Si sale un vago diedrino verso lo spigolo (1ch) fino a raggiungerlo. Sosta su spuntoni. 45m, IV e IV+
L3 – Verso sx si segue una fessurina (III, spuntone). Quindi si supera un diedrino (1ch) ed un passo in placca (1ch). Proseguiamo a sx su roccia appigliata, poi traversiamo a dx incontro a dei mughi (p.IV+). Superiamo questi (meglio sostare qui?) e poi in obliquo a sx ci portiamo sullo spigolo sud. 55m, III-IV e IV+
L4 – Brevemente per canalino in vetta. 10m, II
Croda Spiza, via Penasa-Facciotto
L5 – Torniamo qualche metro indietro, aggiriamo tutta la cima per una cengetta fino all’intaglio con la Croda Spiza. Sosta su mugo
L6 – Saliamo con divertimento per paretine appoggiate e manigliate. Possiamo sostare su albero con cordone. 50m, II-III
L7 – Continuiamo cercando la roccia, più che altro per divertimento perché altrimenti si può camminare sempre su prato. Dopo dei mughetti prendiamo un breve canalino (II) e sostiamo alla base di un diedro, su una terrazza dello spigolo sud-est. 60m, facile e II
L8 – Saliamo il diedro e poi preferiamo continuare per una fessurina a sx. Sostiamo su spuntone in cima. 30m, IV
Tempo – 2 ore e 45′
Molto racomandabili i chiodi
Da P.so Duran verso il rifugio Carestiato fino alla strada sterrata. Poi seguire le tracce a dx (come per la Torre Jolanda) ed un successivo ghiaione. Quando la traccia gira a dx verso la Torre Jolanda si abbandona il sentiero e presso un ometto si segue una traccia fra i mughi a sx. Obliquando su uno zoccolo d’erba si entra nel canale che divide la nostra cima dalla Croda Spiza. Si risale la ripida ghiaia e si vincono due salti: il primo a sx e il secondo a dx (spit+maillon). Ancora per il canale e poi seguiamo una cengetta con erba ascendente a sx, prima che il canale diventi verticale. Attacchiamo lo spigolo presso macchie di mughi. 45 min
Si scende verso ovest e ci si cala con una breve doppia ad una forcella. Da qui si può scendere a nord (se non c’è neve) oppure a sud per sentierino, che riporta alla base della parete. Se volete salire qualcos’altro potete fare come noi e proseguire per la “cengia Letizia” (tracce e bollini sbiaditi). In questo caso dalla forcella si scened poco e si prende una cengetta con sentierino fra i mughi a dx (W). Questa porta ad una spalla mugosa ed aggira due guglie a sud. Sull’altro lato si scende per rocce friabili (II), aiutati da pioli di ferro (oppure c’è un chiodo, se vi fidate a calarvi in doppia…). Quindi sull’altro lato si risale e si traversa per cengetta fino alla base del Campanile dei Pass (qui ci sono belle vie su bella roccia!). Aggiriamo a sud anche la Croda Paola (altre belle viette brevi). Il sentiero quindi traversa il ghiaione sotto la Pala del Bo e conduce alle pareti della Pala del Belia. Da qui seguendo un sentierino ci si porta al Rif.Carestiato oppure direttamente alla strada sterrata, che comunque va seguita fino al passo.
Dalla Punta dei Gir si può scendere per un canale verso ovest, sfruttando 2 corde doppie (20m da mughi+10m da chiodi). Da qui si segue il sentierino che riporta alla base della parete sul sentierino fra mughi dell’andata. Tempo – 2h dalla cima al passo, seguendo la cengia Letizia