Campanile di Val Montanaia, Zanetti-Parizzi

L’ascensione si svolge sull’ombrosa parete ovest del Campanile, per una serie di camini e fessure che propongono un’arrampicata interessante. Più che una via a sé si può dire che sia una variante alla via normale, visto che l’itinerario termina presso il Pulpito Cozzi. Per chi vuole aumentare un po’ le difficoltà nel salire il Campanile troverà questo percorso una valida proposta.
La roccia è buona, a parte un breve tratto facile. La chiodatura è sufficiente, il passaggio chiave però è protetto alla base ed in cima, quindi bisognerà fare qualche metro “decisi”. Le soste sono presenti, anche se è meglio portare qualche chiodo per maggiore sicurezza.
Il camino finale è spesso umido (noi l’abbiamo trovato perfetto), meglio evitare le giornate seguenti ad abbondanti piogge.
Primi salitori: Zanetti, Perizzi, 1928

gruppo Dolomiti d'OltrepiavedifficoltàIV, passo di V+sviluppo250 mt quota max2.175tempo2h 30' della sola Zanettiappoggiorif. Pordenone, biv. Peruginidata25/09/11

Avvicinamento

Come per la via normale fin quasi alla base del Campanile. Un centinaio di metri sotto l’attacco della via normale una traccia evidente traversa tra i fitti mughi e conduce sul bel prato che fascia la base della parete ovest. Si risale il pendio in vicinanza delle rocce fino alla grande fessura gialla obliqua della via Ulian. Si percorrono alcune roccette a rampa verso dx, fin dove inizia una camino. Per sostare ci sarebbe una grande clessidra ma il foro è stretto…(2h circa da Pian Meluzzo)
Alternativa dal bivacco: per il sentiero di Forc.Segnata per pochi metri fino al valloncello che scende verso valle. Lo si asseconda fino a portarsi alla base della parete (10 minuti)

Descrizione dei tiri

L1 – Si sale per il camino di dx fin sotto un tetto giallastro che lo chiude. Si supera un gradino a dx e si sale una strozzatura. Senza proseguire per il camino si può traversare 5m a sx fino ad un gradino dove si sosta su 1ch+1friend incastrato (facile integrare). 35m, IV, 1passo IV+

L2 – Si vince un diedro verticale (2ch) e si raggiunge una sosta (forse meglio fermarsi qui). Proseguiamo a dx e senza raggiungere il camino (che è comunque percorribile, solo che le corde avrebbero fatto attrito) saliamo dritti per la parete. Dopo un lungo tratto ci si trova all’altezza della cima del pilastro che forma il camino, quindi si traversa a sx su roccia giallastra per cengetta. Sostiamo su 1ch+1sasso incastrato (+2ch, tolti). 50m, IV+ e IV

L3 – In obliquo a dx superando 2 gradini friabili ci si porta alla base di una fessura gialla (possibile sosta su vari chiodi). Dopo un passo a dx ci si tiene sulle labbra della fessura (2ch) e con passaggio deciso ci si porta ad altri 2ch (1 dei quali spostato a dx). Ancora qualche metro difficile e si entra in un camino giallo con zolle erbose. Lo si sale facendo attenzione (strana nicchia con molte clessidrine ed una enorme) fino a dove si approfondisce e si sosta comodamente su 2ch. 45m, 1passo di V+, V e IV

L4 – Si cammina verso il fondo del camino, su morbido muschio. Saliti di un passo si traversa subito all’indietro, sfruttando una cornice che progressivamente porta all’esterno del camino (molto caratteristico!). Quindi si scala il breve spigolo di dx raggiungendo il comodo terrazzo alla base delle Fessura Cozzi, dove sopraggiunge la via Normale. 25m, IV

L5 – Invece di salire la fessura passiamo questa volta sulla sx, in esposizione su una placca grigia con strapiombino manigliato (IV+, 1ch, solo leggermente più facile della fessura, rispetto la quale però non presenta roccia lucida), traversiamo come al solito fino al camino Glanvell

L6 – Si scala il camino e si raggiunge il ballatoio. IV+

L7 – Per rocce articolate fino alla sosta attrezzata. III, III+

L8 – Come il precedente, stando sulla dx, fino alla vetta. III, III+

Tempo – 2h30′ fino al Pulpito Cozzi (accorciabili)

schizzo pdf

Discesa

Scendere in corda doppia gli ultimi 2 tiri. Seguire la traccia verso nord per 10m fino all’ancoraggio con grosso anello. Scendere con una doppia di 40m (calata Piaz), molto verticale ma poco nel vuoto (esiste una sosta appesa per chi non avesse due corde). Scendere ancora a nord per roccette (I) in direzione di un intaglio. Qui ci si cala per 20m, parzialmente nel vuoto, fino alla forcella dentro il canalone. Da qui volendo si può scendere verso ovest, al contrario del solito, per ripassare all’attacco della via.


Materiale

Quasi obbligatorie due corde. Portate i chiodi. La fessura chiave è troppo larga per i soliti friends, ne servirebbe uno molto grande

Vedi anche

Campanile di Val Montanaia, via Normale

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