La via classica più diretta alla cima della Tofana, con tracciato obbligato lungo l’unica striscia di roccia grigia sopra al grande anfiteatro della parete.
La via è certo di soddisfazione per la linea e le difficoltà da superare, non brilla invece per qualità della roccia (buona, ma raramente ottima, semmai discreta) ed esteticità dell’arrampicata. C’è anche da dire che in alcuni tiri la roccia è spesso bagnata, quindi sono da evitare l’inizio stagione e i periodi dopo le piogge. Insomma una via “da fare” ma non divertente quanto le vie sugli spigoli o la Dimai, almeno a parer mio.
Primi salitori: W. Stösser, L. Hall, F. Schütt, 8 agosto 1929
gruppo TofanedifficoltàV+sviluppo430 mt + 320 mt (via Dimai) quota max3.215tempo10happoggiorif.Dibona e rif. Giussanidata03/09/11
La via supera un primo strapiombo sopra all’anfiteatro, quindi affronta un delicato traverso sul giallo (passaggio chiave). Con 2 tiri si raggiunge una grande gola e successivamente si arrampica sulla parete grigia alla sua dx, su roccia non sempre buona. Nel finale si supera un camino leggermente orrido, con roccia bagnata se non viscida.
Noi abbiamo utilizzato lo schizzo di Bressan, trovandolo corretto e più che sufficiente. Dato il buon numero si soste presenti, spesso a chiodi, abbiamo anche spezzato i tiri, altrimenti da 50m. Per arrivare all’attacco è sicuramente auspicabile salire per la prima parte della Dimai, scorrevole e veloce, ma ciò non toglie che i più preparati possano scegliere anche un’altra via.
Via Dimai fino all’anfiteatro
Vedi la relazione della via Dimai su questo stesso sito.
Tempo – 2h10′ (2-3h da relazione)
Via Stösser
Salita disponibile nel libro “IV grado e più – dolomiti Orientale” Vol.2. Oppure utilizzate la guida di Leardi-Bressan e la solita CAI-TCI, vedi bibliografia.
Tempo – 6h30′ della sola Stosser (+ 15-20minuti alla cima) in totale 10 ore dall’attacco della Dimai alla cima della Tofana (dalle 7.30 alle 17.30)
Parcheggio al rifugio Dibona (deviazione sulla Cortina-P.so Falzarego). Dal rifugio si segue il sentiero che sale al rif.Giussani e lo si abbandona alla stazione della teleferica per seguire le indicazioni per la ferrata Lipella e Grotta della Tofana. Si raggiungono le pareti e si segue a sx il sentiero pianeggiante per la ferrata Lipella. In vista delle pareti gialle dell’anfiteatro, presso un bivio (indicazioni per la ferrata), ci si stacca dal sentiero per seguire un costolone verde in direzione della rampa iniziale della via. Si raggiungono le rocce. Si sale prima a sx, lungo una placchetta levigata (1passo III). Poi si entra in una grotta e si attraversa un cunicolo a dx. Si percorre una stretta cengetta esposta e presso un masso e un chiodo si attacca. Tempo – 1h
Probabilmente si può scendere direttamente dalla cresta, ma sembra conveniente raggiungere la via normale che parte direttamente dalla cima.
Dalla croce di vetta si scende per sentiero elementare, verso W e poi N, fino ad uno spallone detritico (dove sopraggiunge la ferrata Lipella). Quindi si volge a nord e lungamente, per tracce e roccette (I, attenzione all’eventuale neve o vetrato) si arriva al rifugio Giussani. Quindi per larga carrareccia (o scorciatoie) si torna al rifugio Dibona e all’auto. Tempo – 2h o poco più
Consiglio una scelta di chiodi, oltre ai soliti dadi e friends medi