Questo angolo d'Europa è veramente straordinario! A 30 chilometri da Zara e circa 6 ore da Venezia, si può arrampicare nella mitica valle di Velika Paklenica, il "calcare più bello dell'Est", dicono. La conformazione della roccia qui è qualche cosa di unico: rigole così modellate, ruvide e taglienti non si scorderanno mai. La roccia nel complesso è compatta e ricca di lame e fessure, ideale per l'arrampicata classica e quella sportiva più tecnica. L'ambiente che fa da contorno è molto suggestivo, le pareti si affacciano a picco sulla stretta valle dove sale un bel sentiero di sassi e il greto di un torrente. Il clima mite favorisce le mezze stagioni, noi ci siamo stati al ponte del primo Novembre trovando una buona temperatura. Unica seccatura può essere il vento di Bora, che qui si incanala e soffia anche troppo forte. Alcune pareti a sud permettono di arrampicare comunque.
Aniča Kuk, Velebitaški
Arrampicata impegnativa sulla parete più importante della Croazia. Segue i punti deboli della parete con stampo prettamente classico (camini e fessure) ma attrezzata sufficientemente a spit. Se seguite scrupolosamente la via basterà qualche cordino per clessidre e sputoni, qualche dado e friend può essere utile. Un consiglio: attaccate presto che poi è facile trovare traffico, anche perché viene intersecata da altre vie quali Albatros e Ranja. Sicuramente una via che dà soddisfazione, una volta arrivati in cima.Dal parcheggio in valle si segue la strada sterrata e poi il sentiero. Sulla destra si segue l'indicazione Aniča Kuk e successivamente il cartello Velebitaški per il sentiero con con i bolli. Il sentiero rasenta quasi la parete, basta staccarsi una decina di metri fino alla base della parete (tracce). Il solito triangolo con il nome indica la via.Per la discesa si seguono i bolli rossi che portano fino alla cima dell'Aniča Kuk e di seguito si percorre a ritroso la via normale che riporta con roccette di I e bel bosco fino all'attacco e poi al parcheggio - Riporto tra parentesi la difficoltà che abbiamo percepito, non quella ufficiale, e dunque da prendere con le pinze -
L1 - Dal primo spit è importante seguire quelli di sinistra lungo una fessura, non facile. Si trova anche qualche chiodo normale. Si tratta di uno dei tiri più impegnativi, se passate qui probabilmente arrivate fino in cima. Sosta su spit. 35-40m 5b (VI)L2 - Su dritto per una fessura-diedro qualche metro e poi traverso verso destra fino ad entrare in un diedro. Qualche metro in alto si trovano due soste a spit rossi. 5b e 4a (VI e III)L3 - Si sale nel grande diedro, si superano dei cordoni e una sosta su anello cementato. Un verticale camino levigato impegna parecchio. In alto si traversa un poco a sinistra fino ad entrare in un camino formato da una grande lama staccata. Sosta su anello, 40m 4a e 4c (IV e V+)L4 - Si monta sulla lama, facilemente. Dalla cima di questa si scende arrampicando sull'altro versante, alla base di un nuovo camino formato da una lama staccata, visibile anche dalla base. Sosta in comune con Albatros su spit con anello. 30m, 3a (III, IV)L5 - Dapprima si sale sullo spigolo della lama, poi si continua nel camino stando al suo esterno oppure, come abbiamo fatto noi, entrandovi per qualche metro (viaggio al centro della terra...) e poi salendo in opposizione e incastri, anche di schiena, nei pressi di una lama chiara sporgente (attenzione: non ci si protegge). Sosta sopra un evidente masso incastrato, su anello cementato e spit. 15-20m, 4b (V)L6 - Con passaggio di equilibrio si traversa in esposizione a destra e si rimonta sopra un pilastrino quadrato grazie a qualche presa abbastanza buona. Ora si obliqua più facilemente verso destra puntando ad una fessura (prima si staccano le vie Gaz e Albatros). Due soste su spit rossi, 20-30m, 5b (VI e V)L7 - Si sale la fessura con passaggi atletici, in dulfer e magari con lolotte. Spit e chiodi normali, un masso pericoloso. Si sosta appesi in vista della lama del passaggio chiave. 20m 5b (VI)L8 - Si sale per placca rossa, stando prima a sinistra e poi portandosi sotto la lama-tetto. Si traversa verso sinistra utilizzando un piccolo appiglio consumato e piedi in spalmo. Si agguanta ora una lama che strapiomba, ci si terrà piuttosto a sinistra e non dritti, 2 cordoni permettono di azzerare fino alla lama verticale. Da qui si sale in dulfer trovando lo spit successivo non proprio sotto il naso...Il tiro continua tosto in camino fino ad una sosta appesi alla base di un nuovo diedro. 40m, 6a+ (VI, VII e VI)L9 - Si sale prima in placca (clessidrina) e poi in un diedro strettino, dove risulta utile incastrarsi nella fessura. Gli spit non sono proprio tanti ma c'è possibilità di usare i chiodi vecchi e integrare. Dopo il diedro si esce a destra per uno strapiombetto con rigole e una bella lama in alto. Due soste su spit rossi. 30-40m, 5a (V+)L10 - Si prende la rampa verso destra che porta fin dentro il grande diedro che si forma con il Klin (l'evidentissima prua strapiobante). Passaggi non banali su rigole e pochi spit. 40m, 3a (IV+)L11 - Per la parete di sinistra, seguendo prevalentemente una fessura verticale con un tratto particolarmente tecnico. 40m, 4a (IV+ e V)L12 - Si continua per fessura, ora ppoggiata e facile, fino ad uno spiazzo con spit rossi. Qui prendiamo dritti per le rigole ma non credo sia giusto. Poi ci portiamo verso destra fino ad un diedro appoggiato obliquo ma non protetto. Saliamo fino ad un terrazzino prima di camino chiuso da uno strapiombo. Sosta su uno spit, 50m, 4a? (III, VI e IV+)L13 - Si sale per fessura di destra con qualche passo ad incastro (1 spit). Ad un certo punto si è costretti a spaccare larghi a sinistra, poi ci si porta sotto allo strapiombo (1cless alla base). Risaliamo sfruttando l'opposizione molto aperta. Usciamo a destra ma poi torniamo a sinistra passando un alberello secco. Troviamo due soste con spit rossi. 20-30m, 4b? (V+, anche VI)Qui la via ha termine, sopra la sosta si notano i bolli a cerchio che portano senza problemi alla vetta
Stup, Karabore
Bella via in fessura-camino, tra le più facili sullo Stup, un elegante e fotogenico pilastro di roccia straordinaria. La via è spittata, serve qualche cordino per le clessidre, qualche protezione veloce non guasta.Per l'attacco si seguono le indicazioni per l'Aniča Kuk e in seguito si svolta a destra (indicazioni Stup) fino all'evidente camino sulla parete sud-ovest. A sinistra sale Domžalski mentre un po'a destra c'è la targhetta di Pero
L1 - Dopo la breve rampa si attacca subito un difficile strapiombo con prese gialle. Entrati nel camino si prosegue in opposizione con bei passaggi fino alla stretta sosta su anello cementato e spit. Sui 40m, 5b e 4c (VI e V)L2 - Si continua nel camino, eventualmente con passaggi un po'ad incastro. Passato l'evidente albero secco e una parte più appoggiata la fessura si impenna fino a strapiombare. Ci sono comunque diverse maniglie ben individuabili. Si esce su rigole, preberibilmente un metro a sinistra. Ancora qualche passaggio agevole fino ad una caratteristica "marmitta" tra le rigole, dove si sosta su anello cementato e spit. 40m, 4c e 5b (V e VI)L3 - Ora inizia una placca appoggiata tecnica, di aderenza. Si obliqua verso destra, poi se volete fare la via originale entrate in una nuova fessura-camino (5a) oppure, come abbiamo fatto noi, continuare sulla placca in prossimità dello spigolo. Qualche passaggio tecnico e delicato, specie all'uscita. Spit alcune volte distanti. 40m, 5b
Kukovi Ispod Vlake, Nosorag
Facile via di cresta, in prossimità del parcheggio principale. Tracciato elegante, sole e difficoltà contenute ne fanno una delle vie più ripetute della valle. Gli spit sono sufficienti ma sono sempre consigliati cordini e qualche protezione veloce.Per l'attacco: si sale per 10/20m per traccia a sinistra del parcheggio, passando tra due paletti) indicazioni anche all'attacco della via.
L1 - Si sale facilmente per roccette, andando a superare in tutto solo due diedrini con, lo spit. Si sosta proprio sulla cresta, su spits. III, pIVL2 - Si continua modestamente per la cresta superando qualche passaggetto facile. Tiro breve, IIIL3 - Si vince una paretina verticale più interessante, uscendo a destra. Sosta su spit. Tratto di V (evitabile se ci si tiene più larghi a sinistra) e IVL4 - Tenendosi a sinistra si fa un tiro corto sul IIIL5 - Si traversa in cresta fino all'intaglio con la cima principale, con tratto in discesa. Messo spuntone e friend. IIIL6 - Si vince uno spigoletto con rigola, passaggio chiave della via. Un tratto facile e appigliato porta sotto uno strapiombetto. Si vince grazie a comode maniglie e si sosta poco sopra. Sui 40m, IV+Si continua facilmente per roccette di II, seguendo gli ometti che portano al sentiero di discesa in versante nord
Kuk od Skradelin
Andi e MaxIl Kuk od Skradelin è il settore a destra del parcheggio, una bella bastionata con rigole ben visibili, esposta prevalentemente a sud-ovest. Le vie meritanoPer Andi e Max Si trovano indicazioni alla fine del parcheggio, avvicinamento irrisorio. Dal primo spit fare attenzione a stare a sinistra. Si scende con due doppie di 35m
L1 - Si prende una serie di fessure verso sinistra. Un tratto liscio con un unica rigola e il successivo traverso sono il tratto chiave, non facile. Sosta appesi su spit con catena. 40m, 5cL2 - Si continua un poco a sinistra per spettacolari rigole. Qualche passaggio atletico ed un tratto tecnico. Nel finale la parete di appoggia. Sosta su 2 spit con maglia rapida. 37m, 5c
Franz Hohensinn + Tinin smjerAltra bella vietta. Attacca in comune con Andy e Max ma si tiene più a destra. Il secondo tiro è piuttosto impegnativo. La via sarebbe di due tiri, con 3 calate predisposte. Noi abbiamo continuato per la via di Tina (cresta nord) finendo all'incirca dove terminano le altre vie del Kuk od Skradelin, in questo caso si scende per la normale.
L1 - Dal primo spit di Andy e Max tirare dritti. Un tratto in opposizione su rigolette è particolarmente bello. Si sosta alla fine di uno spigolo a cono. 35m, 5bL2 - Si sale per placca e poi solo con piccole scaglie (dx) fino a prendere la fessura sotto uno strapiombo. Uscita particolarmente liscia su rigole. 20m, 6a+L3 - Dopo un tratto su rigolone usciamo sulla cresta, la corda fa attrito, sosto su uno spit qualsiasi. 40m, IIIL4 - Si continua in cresta, si supera un breve camino spittato e si è all'uscita di Dreaming. 30m, III
Dreaming Lost FriendsBella via in obliquo, con rigole particolari e un passaggio ostico. Per l'attacco ci si sposta a destra delle vie precendenti, si sale in direzione della parete per traccia su roccette. Facciamo un tiro breve per una placca per sostare su due spit in corrispondenza dell'evidente rampa obliqua da sinistra verso destra. Non c'è la scritta (6a,6a+,5c,5a)
L1 - Si sale per una placca scura con fessura. Passaggio chiave un uscita in placca liscia verso destra dopo uno strapiombetto. In alto si sale un tratto appoggiato con una parete sulla destra. 40m, 6aL2 - Si supera la parete di destra con un tratto strapiombante ma appigliato. Traversando a destra si superano rigole e due strapiombetti. Ora inizia una fessura-lama leggermente strapiombante e bella dritta. Movimenti estetici e in dulfer fino all'uscita dove si devono usare delle rigole particolamente svase. Su rigole più facili fino alla sosta dietro un alberello, con 2 spit. 50m, 5c e 6a+L3 - Dopo un tratto verticale non facile sulla paretina della sosta si esce su delle rigolone. Si va in direzione della cresta, passiamo una sosta con anello e affrontiamo anche l'ultimo tratto su rigole. Sosta in prossimità di un albero, su due spit. 40m, 5cL4 - Si sale anche l'ultimo cocuzzolo per paretina appoggiata, sempre spittata, sotto una zona gialla. Sosta su pit in versante sud. 20-30m, 5aRimontiamo sulla cima, saltiamo un burrone, scendiamo a est ricongiungendoci all'uscita delle altre vie [dalla sosta però è meglio traversare su cengia verso destra!]. Si sale la cresta (I) fino ad una forcelletta con piccola croce di legno. Qui iniziano gli ometti e successivamente i segni rossi che portano sotto il caratteristico arco naturale e poi con ripido sentiero fino al sentiero della valle, nei pressi del negozietto.
I monotiri del settore OlimpoScendendo dal Kuk od Skradelin e passati sotto l'arco naturale basta salire nella piccola valletta per 50m. Placca leggermente strapiombante con caratteristiche fessure superficiali tipo "crepe". Vie belle, 25mMinerva - 6a+ Si parte a sinistra di Zeus e poi si traversa tutto a sinistra. Lame atleticheZeus - 6b Placca tecnica, in particolare nei pressi di una "pallina" che esce dalla parete
per le informazioni più specifiche consultare la nota e bella guida di Boris ČujićPaklenica - Penjački vodič • Climbing guide • Kletterführer • Guida d’ arrampicata • Plezalni vodniked. Astroida, 2006